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Ghost in the Shell – Stand Alone Complex – Ps2

Masamune Shirow è un autore di nicchia molto conosciuto ed amato nella nemmeno troppo ristretta cerchia di appassionati degli anime in generale e del cyber-punk in particolare: autodidatta, eclettico quanto basta per saper disquisire di etica, scienza e filosofia, alterna nelle sue opere scene d’azione e trame complesse, sproloqui esistenziali e una visione del futuro in qualche maniera solida e credibile. Nonostante sia sulle scene da più di un decennio, le sue opere si contano sulle dita di una mano: autore poco prolifico, di lui si conoscono ed apprezzano Appleseed, Dominio, Orion ed, appunto, Ghost in the Shell, più tutta una serie di storie più o meno brevi.

 

Appleseed, Dominion e Ghost in the Shell hanno inoltre beneficiato di una trasposizione animata ma solo quest’ultima opera è uscita dall’anonimato grazie al bellissimo film d’animazione realizzato nel 1995 ed apprezzato soprattutto all’estero (si trattava in effetti di una coproduzione di Bandai e Manga Video): da allora il nulla, con il manga serializzato a rilento e nessuna notizia di nuove produzioni, almeno fino ad oggi, quando l’uscita di una nuova serie di cartoni che prendono spunto dal manga di Shirow ha fatto salire nuovamente le quotazioni del prodotto ed offerto alla Sony l’idea per un nuovo gioco.

A dire il vero questo per PS2 non è il primo gioco dedicato a Ghost in the Shell: già nel 1997, su Playstation, uscì un tutto sommato anonimo sparatutto rivolto esclusivamente agli appassionati della serie.Oggi i membri della nona sezione tornano in azione nei panni dei due suoi membri più rappresentativi, il maggiore Motoko Kusanagi e il suo fedele braccio destro, Batou.Siamo a Tokyo in un prossimo futuro, la rete informatica ha oramai invaso ogni aspetto della vita quotidiana e la fusione tra uomo e macchina non è più un’utopia: naturalmente come ogni tecnologia, le sue applicazioni possono essere distorte ed ecco allora prendere forma un nuovo tipo di criminalità cybernetica che va combattuta utilizzando gi stessi mezzi.In questo mondo futuristico praticamente ogni essere umano ormai è collegato alla rete tramite innesti cyberbetici posti alla base del collo. Ma un gradino sopra nella scala evolutiva stanno i cyborg, esseri senzienti ed autocoscienti praticamente identici ad un essere umano tranne che per il fatto di essere del tutto artificiali: la loro particolare struttura gli permette di navigare liberamente per il cyberspazio come nessun umano è in grado di fare e li rende particolarmente idonei alle missioni più rischiose. I nostri eroi sono, infatti, due cyborg!
La presenza di due personaggi giocabili presuppone, logicamente, approcci diversi al gioco: in effetti Motoko è l’elemento agile ed acrobatico del gruppo mentre Batou è quello massiccio ma lento, resistente ed in grado di maneggiare armi di proporzioni inimmaginabili. In ogni caso l’avventura richiede l’utilizzo di entrambi, che entreranno in gioco a seconda delle caratteristiche della missione. Pare inoltre che sarà possibile utilizzare anche un terzo personaggio, il carro armato senziente Tachikoma (un classico nelle opere di Shirow).Particolare cura è stata dedicata ai comandi che presuppongono l’utilizzo di entrambi gli stick analogici, il sinistro per spostare il personaggio ed il destro per muovere la telecamera e, nel contempo, il reticolo di mira, soluzione che promette di gratificare l’utente con un controllo sempre impeccabile ed al contempo spettacolare: per il resto potrete sparare, correre, accovacciarvi, saltare, schivare e compiere tutta una serie di azioni funzionali alla situazione in cui vi trovate.
L’approccio alle missioni è quasi sempre diretto, con poco spazio per lo stealth: le sparatorie sono all’ordine del giorno, l’I.A. dei nemici non sarà particolarmente complessa ma almeno avranno il buon senso di cercare un riparo e fare fuoco piuttosto che caricare frontalmente. Occasionalmente, poi, avremo a che fare con i classici boss che tenteranno di portare a termine quello che i loro scagnozzi hanno fallito: eliminarci!Batou e Motoko partiranno sempre con il loro corredo standard ma saranno in grado di raccogliere ed utilizzare la armi raccolte sui corpi dei nemici abbattuti, anche se, realisticamente, non potranno comunque portarsene dietro oltre una certa quantità.A causa della vocazione all’immediatezza del gioco, gli enigmi presenti saranno pochi e per lo più “ambientali”: dovrete esplorare con attenzione la locazione per scoprire il modo di proseguire. I due protagonisti, inoltre, avranno anche la possibilità di collegarsi ed hackerare i terminali dei nemici per sabotarli, scoprire i loro sistemi di difesa o anche per prendere temporaneamente il controllo di apparecchiature, robot e persino sentinelle.
Tecnicamente il titolo Cavia (gli stessi di Drakengard) non stupisce, almeno da quanto è dato finora di vedere dalle immagini e dai filmati, ma la realizzazione dell’ambiente di gioco promette di riproporre fedelmente le atmosfere ed i particolari tanto cari all’autore nipponico.Tre livelli di difficoltà e la previsione di una modalità in multiplayer (fino a 4 giocatori si sfideranno in Deathmach tutti contro tutti o a squadre) dovrebbero infine garantire una discreta longevità all’ultimo prodotto Sony.

 

Satyrnet

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