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Avalon di Oshii Mamoru

Avalon è un gioco di guerra, un universo virtuale alternativo che attira stanche masse di uomini in un futuro indeterminato, costretti nelle vita reale da un severa dittatura. Ash è la migliore giocatrice, temeraria autrice di decine di missioni è la persona che ha vinto la maggior parte dei premi a disposizione. Ma un giorno, la nostra fredda eroina, scopre che un suo ex collaboratore, Murphy non è più tornato indietro dalla realtà virtuale. “Non Tornato” questa è l’epiteto che questi sfortunati esseri hanno per la società, intrappolati per sempre nella CLASSE A, il livello supremo di Avalon dove dovrebbe resiedere per sempre il loro cuore.

Compito di Ash è quello di ritrovare il suo amico e cercare questo paradiso dei cuori perduti.Reale ed Immagine, virtuale e materia si mescolano in questo lungometraggio complesso che solo nella trama può sembrare scontato; presentato a Cannes nel 2001, ai Festival di Bruxelles, Londra e Sitges nel 2002 e al Future Film Festival – Bologna nel 2002, il film di Oshii ci porta in un ambiente che ricorda da molti punti di vista quello incontrato in Ghost in The Shell, ma dove l’autore esaspera in maniera evidente tutte le dicotomie esistenti nella trama, non ultima quella tra tecno e retrò in cui gli esseri umani perdono la loro identità temporale fino a invischiarsi in una profonda solitudine
 
 

Oshii è stato l’ispiratore dei fratelli Wachowski  per il loro Matrix, ma mentre nella pellicola hollywoodiana il soggetto è in diverse occasioni solo una cornice per effetti speciali, il regista nipponico usa la pellicola per sviluppare le sue ossessioni recondite e porsi le sue domande metafisiche, il conflitto dialogico tra reale e virtuale è anche quello tra corpo e spirito, può questo ultimo vivere bene anche senza la sua controparte fisica?

 

Il regista usa tecniche all’avanguardia per regalarci questo onirico viaggio, il digitale è sfruttato alla perfezione e da alla scena un senso plastico ottimamente riuscito: Oshii usa sapientemente le inquadrature con tagli veloci e rapidi, ricalcando in maniera significativa il percorso di ricerca della nostra eroina. Si rimane catturati dalla schermo cercando di seguire le gesta della bellissima Ash, compiendo con lei un viaggio di ricerca sopratutto interiore, tra la sua iniziale freddezza e la commozione finale, verso un modo di vivere dimenticato dagli uomini del suo tempo. Il destino di Ash, fredda ma contemporaneamente estremamente fragile, è la metafora della nostra stessa umanità nelle ricerca di noi stessi.

 

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico. Per info e contatti gianlucafalletta.com

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