Negli ultimi mesi, un trend curioso ha monopolizzato i social, facendo emergere un’ossessione nascosta che sembra accomunare uomini di tutto il mondo: l’Impero Romano. Tutto è iniziato con un video di TikTok dello svedese Arthur Hulu, alias Gaius Flavius, che ha posto una domanda semplice ma inaspettata: “Quante volte pensi all’Impero Romano?”
Da lì, è esploso un fenomeno globale. Fidanzate, mogli e sorelle hanno cominciato a interrogare i loro partner, scoprendo con sorpresa che molti uomini pensano all’antica Roma almeno una o due volte a settimana, se non di più. Il trend ha rapidamente conquistato celebrità come Fabio Rovazzi, che ha ironizzato sulla cosa, e persino Francesco Totti, che ha ammesso di pensarci ogni giorno. Ma non finisce qui: Mark Zuckerberg ha rivelato che i nomi delle sue figlie – Maxima, Augusta e Aurelia – sono un tributo al suo amore per Roma.
E poi è arrivato Elon Musk, che con un semplice tweet ha portato il discorso su un altro livello: “America is New Rome.”
Condividendo un thread dell’account Culture Critic – visualizzato oltre 21 milioni di volte – Musk ha lanciato una discussione sulla profonda connessione tra gli ideali dell’Impero Romano e quelli degli Stati Uniti moderni.
Secondo il thread, i Padri Fondatori americani non si limitarono ad ammirare Roma: ne fecero un modello per creare una repubblica destinata a dominare il mondo. La stessa idea di un’America come “Nuova Roma” si riflette nei simboli nazionali, a partire dal sigillo degli Stati Uniti. L’aquila, simbolo di forza e maestosità, è un chiaro omaggio alla tradizione romana, adattato al contesto americano con l’aquila calva, specie nativa del Nord America.
L’influenza dei valori romani negli americani
Uno dei riferimenti più nerd è sicuramente Cincinnato, figura leggendaria della Repubblica Romana, famoso per aver guidato Roma in momenti di crisi e aver abbandonato il potere appena il suo dovere era compiuto. La città americana di Cincinnati porta il suo nome proprio per celebrare questi valori di virtù civica e modestia, considerati essenziali anche nella nuova repubblica americana.
Questo legame con l’antica Roma non è solo simbolico, ma si riflette anche nell’organizzazione politica, nell’urbanistica e persino nell’architettura. Le influenze “neocladdicge” sono evidenti nelle città americane, molte delle quali seguono una struttura a griglia ispirata agli accampamenti romani (castra). Ma l’eredità si manifesta anche in monumenti e edifici emblematici.Un esempio lampante? il Campidoglio a Washington, con il suo stile neoclassico, richiama le proporzioni (e il nome) e il rigore estetico degli edifici romani.
Musk e Marte: un nuovo impero nell’era spaziale
Ma per Musk, la connessione con Roma non si ferma alla Terra. La sua idea che l’America sia una “Nuova Roma” è una dichiarazione di intenti per il futuro. Come Roma guardava oltre i suoi confini, conquistando territori e diffondendo la sua cultura, Musk immagina l’umanità pronta a spingersi oltre i propri limiti. La colonizzazione di Marte, progetto cardine di SpaceX, potrebbe rappresentare il prossimo capitolo di questa eredità imperiale.
Nel thread condiviso da Musk, una frase risuona con particolare forza: “Viviamo ancora a Roma, ma questa volta non crollerà…” Una convinzione che riflette la visione di un’America non solo come erede di Roma, ma come civiltà destinata a innovare e perdurare, evitando gli errori che portarono al declino dell’Impero.
Perché l’Impero Romano ci ossessiona ancora oggi?
Che sia grazie alla sua grandezza, alla sua influenza culturale o semplicemente perché ci ricorda un passato di ordine e potere, l’Impero Romano sembra continuare a vivere nella nostra immaginazione collettiva. La febbre per Roma non accenna a diminuire, alimentata dai social, dalle discussioni nerd e persino dalle visioni di un futurista come Elon Musk.
E voi? Quante volte pensate all’Impero Romano? Scrivetelo nei commenti e unitevi al dibattito!
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