La Fiat Panda è una delle auto più amate dagli italiani, ma anche da una particolare nicchia di appassionati: noi nerd. Ma cosa rende la Panda così iconica, sopratutto per la generazione dei millenials?
Per rispondere a queste domande, bisogna ripercorrere la storia della Panda, nata nel 1980 come una superutilitaria economica, pratica e versatile. Disegnata da Giorgetto Giugiaro, la Panda si distingueva per le sue linee squadrate, il suo peso contenuto e il suo spazio interno sfruttabile in vari modi. La Panda era un’auto adatta a tutti, dai single alle famiglie, dai giovani agli anziani, dai cittadini ai contadini. Era anche una delle prime auto ad avere una versione a trazione integrale, ideale per affrontare terreni impervi, e una versione elettrica², anticipando le tendenze del mercato.
La mitica Pand ha un nome che molti trovano curioso e che è diventato iconico nel mondo delle auto.
Potrebbe sembrare che Fiat abbia scelto il nome ispirandosi al famoso panda cinese, ma in realtà c’è un significato ben diverso dietro questa scelta.La Panda non ha nulla in comune con il panda animale, soprattutto perché la prima versione della Panda era molto squadrata, mentre il panda è tondeggiante. Il vero significato del nome si rifà a una figura della mitologia romana: la dea Empanda. Questo nome, pronunciabile anche come Panda, era associato ai viaggiatori e alla protezione, poiché Empanda aveva un santuario a Roma vicino alla Porta Pandana, aperto a tutti, specialmente ai bisognosi. Fiat ha quindi scelto il nome Panda per rappresentare un’auto accessibile e protettiva, proprio come la dea Empanda.
La Panda ha accompagnato gli italiani per oltre trent’anni, diventando un simbolo di semplicità, affidabilità e simpatia. Ma perché i nerd italiani l’hanno scelta come loro icona? Innanzitutto perchè La Panda è un’auto personalizzabile: inerd amano esprimere la loro creatività e la loro personalità attraverso le loro passioni. La Panda offre loro la possibilità di modificare l’auto a loro piacimento, aggiungendo adesivi, gadget, accessori e colori che richiamano i loro interessi. Basta fare una ricerca su internet per trovare esempi di Panda trasformate in Batmobile, DeLorean, Ecto-1 e altre auto famose del cinema e dei fumetti.
La Panda è un’icona del cinema e dei cartoni animati!
La Fiat Panda è un’auto che ha fatto la storia del cinema e non solo. La prima generazione della Panda, che negli anni ’80 era un simbolo di italianità sarebbe dovuta essere protagonista in una pellicola di James Bond! Nell’estate del 2005, i giornali italiani riportarono una notizia sorprendente. Nel nuovo episodio della saga di 007, l’agente segreto più famoso al mondo avrebbe guidato una Fiat Panda nera 4X4, al posto della solita Aston Martin. La produzione avrebbe anche ordinato due esemplari per le riprese, ma poi la cosa non si concretizzò. Mel film 007 – Casino Royale infatti, ùl’attore David Craig guida una Aston Martin DBS, che distrugge in un incidente spettacolare per salvare la sua Bond Girl legata in mezzo alla strada.
La Panda è molto presente in alcuni film cult (o trash, a seconda dei gusti) degli anni ’80, più recentemente è stata compagna di una singola avventura del commissario Montalbano, che, tradendo la sua fedele Fiat Tipo, in un episodio della nota serie televisiva della Rai incontra una Panda azzurra. Monica Vitti in Io so che tu sai che io so di Alberto Sordi guida una Panda beige. Si vedono anche alcune Panda nei primi film di Fantozzi, dove però la regina è la Bianchina del ragionier Ugo. C’è la Fiat Panda in Benvenuti al nord, il film di Claudio Bisio che ha incassato 26 milioni al botteghino; la guida il personaggio interpretato da Alessandro Siani. La Panda fa capolino anche nel Cinepanettone del 2011 Natale a Cortina. Edwige Fenech e Lino Banfi si fanno strada nel traffico con una Panda 45 in Zucchero, miele e peperoncino del 1980. Anche Ornella Muti ne guida una, di colore arancio, in Bonnie e Clyde all’italiana del 1982.
Tornando al mondo Otaku, la Panda è la protagonista iconica nel famoso anime giapponese City Hunter che racconta le imprese di Ryo Saeba e Kaori Makimura, due investigatori privati che vivono avventure mozzafiato. Tra un inseguimento e l’altro spunta anche la Fiat Panda – ovviamente di prima generazione – guidata da Ryo Saeba. Anche il Sensei Akira Toriyama ha omaggiato la leggendaria vettura FIAT in una celebre illustrazione con la mitica Arale in compagnia di un Panda “autista” di una Panda.
La Panda più Panda che c’è Non c’ è è ispirata al terzo capitolo del celebre cartone animato Kung Fu Panda della Dreamworks: prodotta in un solo esemplare nel 2016 e presentata al salone dell’auto di Ginevra nello stesso anno. L’auto fu messa all’asta e il ricavato andò in beneficenza alla Conservation International, l’associazione che si occupa della protezione degli habitat naturali dove vivono i panda. Di questa simpatica auto con i poggiatesta a forma di panda non si è saputo più nulla.
E poi perchè senza dubbio, la Panda è un’auto divertente e autoironica.
I nerd hanno un senso dell’umorismo particolare, spesso basato su citazioni, ironia e autoironia. La Panda si presta a questo tipo di umorismo, grazie al suo aspetto simpatico e alla sua capacità di sorprendere. La Panda è stata infatti protagonista di alcune campagne pubblicitarie divertenti e originali, come quella del 2012 che vedeva l’auto parlare con vari animali, o quella del 2019 che mostrava l’auto in versione emoji.
La Fiat Panda non è solo un’auto per chi è nato negli anni ’80 ma un vero e proprio mito!
Questa autovettura è stata una delle prime macchina che ha accompagnato la nostra crescita e la nostra maturazione. La Panda è stata infatti lanciata nel 1980, lo stesso anno in cui sono nati i primi millenials, e ha seguito le loro trasformazioni e le loro sfide nel corso dei decenni. La Panda è stata per molti di loro la prima auto da guidare, da possedere, da condividere, da personalizzare, da amare. La Panda è stata anche un’auto che ha rappresentato i valori e gli ideali di questa generazione, come la semplicità, la versatilità, l’innovazione, la sostenibilità e il divertimento. La Panda è stata quindi un’auto che ha fatto parte della storia personale e collettiva di chi è nato negli anni ’80, e che continua a farne parte ancora oggi.
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