«Mi chiamano l’errante quelli che mi conoscono. E nessun uomo porta un nome senza motivo».
Come gli illusionisti tirano fuori un coniglio dal loro cilindro, io dalla mia “fumettoteca” ho tirato fuori un’altra opera proveniente dall’Argentina, di cui avevo già anche anticipato in un’altra recensione, si tratta della serie a fumetti di Nippur di Lagash. Serie apparsa sulla rivista argentina D’Artagnan nel 1967 per una durata complessiva di 440 episodi, e aggiungendo anche gli spin-off e i crossover il numero aumenta di molto. Di fatto Nippur è la serie a fumetti più longeva della scuola Argentina, qui in Italia è stato pubblicato a episodi nel settimanale Lanciostory e successivamente in volumi a lui dedicati sempre per la Eura Editore. Da un’idea del paraguaiano Robin Wood per i testi e la sceneggiatura e da Luis Lucho Olivera per i disegni, conosciutisi alla Scuola Panamericana d’Arte, i due divennero presto amici, in quanto scoprirono di avere entrambi una passione in comune: la storia degli antichi Sumeri. Fu appunto Olivera a chiedere all’amico di provare a scrivere una sceneggiatura ambientata nell’antica Sumer. Tra tante vicissitudini prese poi vita Nippur e Lagash, che ebbe vita lunga fino al 1998 fino alla conclusione della serie.
Nippur è un giovane generale agli ordini di Urakagina il Patesi, (titolo onorifico che avrebbe lo stesso significato di Re), della potente città-stato di Lagash. La vita all’interno di Lagash sembra scorrere senza nessun problema, finché le fosche ali del destino non si mettono di mezzo, infatti Sumur il sacerdote, nonché braccio destro di Urakagina, si allea con il Patesi della città-stato di Umma, Lugal-Zaggisi, per ottenere la corona di Lagash. Il piano prende atto con Urakagina che si accinge a firmare un trattato di pace tra Lagash e Umma, ma in realtà esso era solo un pretesto per far abbassare la guardia non solo al Patesi ma anche al generale Nippur. Approfittando dei festeggiamenti della falsa pace, Sumur riesce ad assassinare Urakagina, per poi essere subito dopo eliminato da Nippur che troppo tardi si rese conto dell’inganno. Nel frattempo, Lugal-Zaggisi attacca a tradimento la città di Lagash con il suo esercito, distruggendolo completamente e prendendo possesso della città dalle bianche mura. Nippur riesce a scampare miracolosamente al massacro ma, considerato ormai un criminale dal nuovo Patesi di Lagash scelto da Lugal-Zaggisi e con una taglia sulla sua testa messa dallo stesso Lugal-Zaggisi, a Nippur non resta che l’esilio. Nel suo girovagare per le antiche terre della Sumeria fino al momento in cui potrà ridare la libertà alla sua amata Lagash, Nippur vive molte avventure e incontra vari personaggi, molti dei quali gli giurano la loro amicizia, come il gigante Ur-EL un suo vecchio compagno d’armi che lo seguirà fino ad arrivare in Egitto, dove conoscerà il suo primo e più grande amore la principessa egiziana Nofretamon vivendo momenti felici tra le sue braccia. La sua natura inquieta, però, e la voglia di avventure, lo costringono a riprendere il suo girovagare: da quel momento verrà poi conosciuto da tutti come “l’Errante”.
Nei sui viaggi giunge fino all’isola di Creta, dove Nippur e l’amico Ur-El fanno la conoscenza di Teseo e successivamente anche di Sargon di Akkad, i quali grazie al coraggio e l’onestà di Nippur gli giureranno eterna amicizia. Durante le sue avventure, anche Ur-El si separa da Nippur, in quanto si innamora e prende in moglie Merielem, sovrana della città di Merem, di cui anche Ur-El,, dopo le nozze diventa sovrano. Nippur dà l’addio all’amico e riprende a percorrere le strade sabbiose. Dopo anni, Nippur si ritrova di nuovo in Egitto in quanto gli Ittiti hanno deciso di invadere la patria della sua amata Nofretamon. La guerra per l’Egitto sembra perduta, ma per fortuna, grazie ad un alleanza con i monaci-guerrieri chiamati Uomini di Fuoco, Nippur riesce a sconfiggere gli Ittiti e metterli in fuga. Per l’Errante, l’Incorruttibile uomo di Lagash essa è una vittoria amara, infatti ,subito dopo la battaglia decisiva, la regione viene investita da un’epidemia di peste che falcia gran parte della popolazione egizia. Tra le vittime vi è anche la sua amata Nofretamon, che muore tra le braccia del guercio sumero; che dopo un periodo di lutto, prosegue il suo girovagare solitario.
Durante i suoi viaggi, Nippur fa moltissimi incontri, nuovi nemici ma anche nuovi amici e alleati, come il gobbo Hattusil, un guerriero Ittita che nonostante la sua deformità è considerato da tutti il miglior guerriero della terra tra i due fiumi e temuto dai sui stessi compatrioti delle terre di Hatti; e la rossa Karien l’amazzone delle montagne, la fiera e valorosa guerriera che in barba alle ferree leggi delle donne guerriere, si è innamorata di Nippur che contraccambia il sentimento: da questa unione nasce Hiras, Karien l’Amazzone, contrariamente alla legge delle amazzoni di tenere solo le figlie femmine e sacrificare i figli maschi, decide di affidare Hiras alle cure di suo padre Nippur. Passano gli anni, e Nippur vive mille avventure, tra una guerra e l’altra in Egitto, per impedire l’ennesima invasione e l’isola di Keros per cacciare un perfido usurpatore, ma non evita di affrontare semplici banditi di strada che minacciano le carovane e mercenari allo sbando che inveiscono contro contadini indifesi, ma anche allevare e istruire suo figlio Hiras che con l’avanzare del tempo è diventato un adolescente e un superbo arciere come Karien. Però Nippur conserva dentro di sé il ricordo della sua amata città dalle bianche mura Lagash.
Ma il fato come sempre ha in serbo per Nippur delle sorprese, infatti il suo vecchio compagno d’armi Sargon che nel tempo è diventato Patesi di Akkad, decide di muovere guerra a Lugal-Zaggisi, e per avere l’appoggio delle altre città stato, Sargon chiede l’aiuto di Nippur, perché grazie al suo nome e alla sua leggenda raccolga alleati per poter sconfiggere il tiranno di Umma. Nippur accetta ma pone a Sargon una condizione: lo aiuterà ma in cambio pretende la libertà e l’indipendenza per la sua Lagash. Sargon accetta il patto e così Nippur assieme a suo figlio Hiras e il suo amico Hattusil l’Ittita partono in cerca di alleati per la guerra. La guerra per il dominio della Sumeria ha inizio, gli scontri si fanno cruenti e sanguinari e vi sono atti di eroismo e vigliaccheria da ambo le parti. Dopo molte battaglie, si arriva allo scontro finale e Nippur, al comando delle armate di Sargon, riesce a sconfiggere la sua nemesi Lugal-Zaggisi il quale viene giudicato e linciato dalla folla oppressa di Lagash, ma Nippur perde il suo vecchio compagno d’armi e amico, il gigante Ur-El, che muore tra le sue braccia per evitare che una freccia nemica uccida l’amico guercio. Ma non c’è tempo per Nippur per piangere, infatti, per evitare che Lagash, città-stato senza re, resti agli ordini di Sargon, Nippur rivendica la corona e con l’approvazione di tutti diventa il nuovo patesi di Lagash.
Passano i mesi e gli anni e sotto la guida di Nippur, Lagash ritorna a essere la grande città-stato dalle bianche mura del passato, dopo guerre, carestie e briganti, ma anche periodi di abbondanza e nuove alleanze, finalmente Lagash ritorna prospera e in grado di difendersi, con campi fertili, mura solide, commercio florido e un buon esercito a difenderla. Nippur è così in grado di poter lasciare la sua amata città e passare la corona a Lamir suo generale e braccio destro. Salutato da tutti gli abitanti di Lagash, che lo festeggiano e lo ringraziano per tutto quello che lui ha fatto per loro, Nippur riprende le strade della Sumeria in cerca di nuove avventure.
Così si conclude la lunga saga di Nippur di Lagash, l’Errante e l’Incorruttibile, che finisce come è iniziata, con il nobile Nippur che percorre le strade impolverate della sua terra avendo come tetto un cielo di stelle e vivendo avventure di vario tipo. I disegni presentano tratti omogenei, e nonostante il passare del tempo e i vari cambiamenti di disegnatori, l’anatomia dei personaggi, gli sfondi e l’ambientazione del mondo antico che vi è rappresentato, è rimasta pressoché identica, come se dietro a ogni disegno ci fosse un unico tratto. Grazie alla sapiente sceneggiatura di Robin Wood, la saga di Nippur, si può leggere nella sua interezza ma anche a episodi singoli, in quanto anche se essi erano parte di un epopea unica, ogni capitolo ha la sua avventura a sé. Un altro esempio di scuola Argentina che ha fatto e fa sognare gli appassionati.
alla prossima
by Marco Talparius Lupani
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