Neon Genesis Evangelion, la celebre serie animata creata da Hideaki Anno e dallo studio Gainax, è considerata uno dei titoli più influenti nella storia dell’animazione giapponese. Sin dalla sua prima messa in onda nel 1995, Evangelion ha generato polemiche, passioni e accese discussioni tra gli appassionati, dividendo il pubblico in due schieramenti: da una parte chi ha definito l’opera un capolavoro rivoluzionario, dall’altra chi l’ha giudicata un’opera sopravvalutata.
Uno degli aspetti più controversi della serie è rappresentato dagli ultimi episodi, che hanno deluso una parte consistente del pubblico per il loro stile introspettivo e psicologico, lontano dalle aspettative create fino a quel momento. Le ultime due puntate, in particolare, furono oggetto di aspre critiche per il loro significato enigmatico e la mancanza di una conclusione soddisfacente, sebbene alcuni le abbiano elogiate per la profondità dei temi affrontati. Altre scene controverse, tra cui momenti di violenza e contenuti sessuali, presenti nel diciottesimo e nel ventesimo episodio, contribuirono a rafforzare il dibattito attorno all’opera.
Nonostante queste divisioni, o forse proprio grazie ad esse, Neon Genesis Evangelion divenne rapidamente un fenomeno culturale di massa. La sua notorietà si estese ben oltre i confini giapponesi, conquistando una popolarità globale. In Giappone, la serie vinse per due anni consecutivi, nel 1996 e nel 1997, l’Anime Grand Prix organizzato dalla rivista Animage, mentre il film conclusivo The End of Evangelion si aggiudicò lo stesso premio nel 1998. Evangelion divenne così il primo franchise a trionfare per tre anni consecutivi in uno dei sondaggi più prestigiosi nel settore dell’animazione.
Anche negli anni successivi, la popolarità di Evangelion continuò a crescere, raggiungendo risultati straordinari in diversi sondaggi di gradimento. Nel 2005, l’emittente TV Asahi inserì l’anime al ventesimo posto tra le cento serie animate più amate dal pubblico giapponese, un risultato che migliorò ulteriormente l’anno successivo, con Evangelion che salì al secondo posto. Nel 2007, un’indagine condotta da One’s Communication tra gli appassionati di animazione lo classificò al secondo posto tra le serie che avevano spinto i fan a diventare otaku, testimonianza del suo impatto duraturo sulla cultura popolare giapponese.
Un’altra indagine, condotta nel 2010 dall’Università Politecnica di Tokyo, collocò Evangelion tra le opere più rappresentative della cultura giapponese moderna, confermando il suo status iconico anche all’interno della campagna promozionale governativa Cool Japan, creata per valorizzare la cultura nipponica all’estero. Nel 2013, uno studio di Neo Marketing incluse Evangelion tra gli anime più raccomandabili per un pubblico internazionale, a conferma del suo successo anche fuori dal Giappone.
L’impatto culturale e commerciale di Evangelion
L’eredità di Neon Genesis Evangelion non si limita alla sola popolarità: la serie ha rivoluzionato l’industria dell’animazione giapponese, inaugurando un nuovo periodo per l’animazione seriale e contribuendo a rinnovare il panorama televisivo. Prima della sua uscita, il settore dell’animazione seriale stava attraversando una fase di crisi, surclassato dal crescente successo dei videogiochi e del direct-to-video. Evangelion, con la sua estetica cinematografica e il suo approccio più autoriale, ha cambiato le regole del gioco, ispirando una generazione di registi e produttori e contribuendo a una maggiore libertà creativa, riducendo la dipendenza da franchise di merchandising o manga preesistenti.
Il successo delle repliche televisive, trasmesse in tarda serata nel 1997, segnò l’inizio di una nuova era per gli anime trasmessi fuori dagli orari di punta, con un aumento esponenziale delle serie animate dedicate a un pubblico adulto. Newtype, una delle riviste di riferimento per gli appassionati, dichiarò che Evangelion aveva “rivoluzionato l’intera subcultura otaku”, aprendo la strada a una serie di titoli che avrebbero seguito la sua scia.
Evangelion e la terza generazione otaku
Un altro aspetto fondamentale dell’eredità di Evangelion è il suo ruolo nel trasformare la subcultura otaku. Secondo il critico culturale Hiroki Azuma, la serie segnò una netta spaccatura nel settore dell’animazione giapponese, facendo emergere un nuovo tipo di fan. Prima di Evangelion, la subcultura otaku era un fenomeno relativamente di nicchia; dopo l’uscita della serie, essa divenne un fenomeno di massa, coinvolgendo un numero sempre maggiore di giovani adulti, molti dei quali si identificarono nella “terza generazione otaku”, cresciuta guardando Evangelion o leggendo il relativo manga.
Questa trasformazione si rifletté anche nella diffusione del fenomeno cosplay, che ricevette una spinta significativa grazie alla popolarità di personaggi iconici come Asuka Langley Soryu e Rei Ayanami. Il termine otaku, inizialmente utilizzato con intenti dispregiativi, conobbe una diffusione mediatica più ampia, portando a una progressiva rivalutazione della figura del fan appassionato di animazione e cultura pop giapponese.
L’influenza artistica e il futuro dell’animazione
Dal punto di vista stilistico, Evangelion ha avuto un impatto decisivo su molte serie successive. La sua estetica, in particolare il design dei mecha, più umano rispetto alle precedenti serie robotiche, e quello astratto degli Angeli, ha influenzato profondamente il genere mecha, e ha ispirato anime come RahXephon, Serial Experiments Lain, e persino produzioni occidentali come Rick and Morty e Gravity Falls. Anche registi affermati come Makoto Shinkai, noto per film come Your Name, hanno citato Evangelion come una delle loro principali fonti di ispirazione.
In campo musicale, la serie ha lasciato il segno influenzando band come i Fightstar, che si sono ispirati alle tematiche di Evangelion per il loro album Grand Unification, e il gruppo Rey, il cui nome è un omaggio al personaggio di Rei Ayanami.
L’eredità di Neon Genesis Evangelion è immensa e continua a influenzare non solo il mondo dell’animazione, ma anche la cultura pop globale. Grazie alla sua capacità di esplorare temi complessi come la psicologia, la filosofia e la religione, Evangelion ha elevato il medium degli anime, contribuendo a una maggiore considerazione culturale e artistica dell’animazione seriale. Anche a distanza di decenni dalla sua prima messa in onda, Evangelion rimane un caposaldo dell’animazione e un punto di riferimento per le generazioni future di creatori e appassionati.
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