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Animatrix: La Colonna Sonora

In Animatrix, le storie, le immagini, gli stili si mischiano in un turbinio cromatico e narrativo che trascina i fruitori in un viaggio totale in cui ci si immerge nella realtà stessa di Matrix. In tal modo la colonna sonora dei nove episodi che compongono questa raccolta è parte integrante di questo viaggio pur essendo essa stessa composta da generi diversissimi tra loro diventando protagonista indiscusso della scena e sostituendosi in alcuni tratti alla sceneggiature.

 

Come il fratelli (ora sorelle) Wachowski hanno convocato alcuni tra i migliori autori dell’animazione nipponica così anche per l’o.s.t. sono riunite le firme più autorevoli del panorama tecno pop, coordinati da Jason Bentley, dj-produttore, a  cui si uniscono le musiche originali della trilogia cinematografica create dal geniale talento di Don Davis, già autore Disney. Melodie tecnologiche, fraseggi classici, sonorità arcane, bassi elettroniche si susseguono in questa colonna sonora come a sottolineare anch’essa la dualità persistente tra uomo e macchina.

 

Adrenalico, afro, spaziale è il brano “Conga Fury” dei Juno Reactor che esalta la corsa contro il tempo dell’hovercraft ne L’ultimo volo dell’Osiris, un battito cardiaco accelerato che si spegne nella desolazione della morte. Tre tracce importanti per il doppio cortometraggio de Il secondo rinascimento, “Martenot Waves” “Supermoves” “Ren 2”, ben rendono l’atmosfera di guerre, l’ocalusto dell’umanità densa di angoscia e terrore. “Who Am I?” eseguito dalla Peace Orchestra, è il tema principale dell’episodio Storia di un ragazzo, ed è anche la domanda incessante che si pone il giovane protagonista della pellicola. Sonorità inquietate e tecnologica ricorda in alcuni tratti lo stile degli Art of Noise.

 

“Hands Around My Throat” (Death in Vegas) descrive l’affanno della giovane protagonista del corto Aldilà, giunta in una casa stregata, bug di Matrix, fugge dalle forze degli Agenti che vogliono riportate l’ordine. Il pezzo parte in modo retrò, il suono di un grammofono che lasca ben presto lo spazio ad unmusicalità di maggiore ampiezza fino a concludersi al ritmo incalzante delle chitarre distorte. Peccato manchi, sempre di questo episodio, la musica dolce e suggestiva, sulla quale una piuma lascia cadere si trasforma in colomba. Mix imperdibile lo crea il gruppo hippop/funky Supreme Beings of Leisure che con “Under The Gun” fornisce il sottofondo per Storia di un detective. La voce sintetizzata e i bassi elettrici si mischiano discretamente con la chitarra acustica e gli ottoni in un sound retrò ma pregno di sperimentazione

 

Dalla colonna sonora dei film cinematografici, infine, sono presenti le tracce Red Pill, Blue Pill (da Matrix) e The Real (da Matrix Reloaded), Dense di estratti dai dialoghi originali di Neo e soci, Don Davis le ha inserite come per ribadire la continuità tematica tra le tre pellicole cinematografiche, Animatrix e questa stessa colonna sonora. In definitiva una colonna sonora molto bella, fruibile perfettamente anche da coloro che non hanno visto la raccolta Animatrix, consigliabile dunque non solo per gli appassionati della saga ma per tutti i fruitori della musica elettronica.

 

Satyrnet

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