Dopo il successo di La linea dell’orizzonte, BeccoGiallo Editore torna con un nuovo progetto di grande impatto: I disconosciuti, un etno graphic novel che esplora tematiche attualissime e dolorose, con uno sguardo profondo e senza filtri sulla vita dei rifugiati e dei richiedenti asilo. La nuova opera, che vanta testi di Francesco Della Puppa, Francesco Matteuzzi, Alessandro Lise e Giulia Storato, accompagnati dai disegni intensi di Francesco Saresin, ci invita a riflettere su un aspetto spesso nascosto della nostra società: le vite di chi è costretto a vivere nell’ombra, tra marginalità e solitudine.
Il cuore della narrazione ruota attorno a Anna, una giovane ricercatrice con un contratto precario, che raccoglie le testimonianze di rifugiati e richiedenti asilo per comprenderne i percorsi di vita. Il suo obiettivo non è solo quello di ascoltare, ma anche di analizzare i limiti e le criticità del sistema di accoglienza. Anna intervista chi non ha mai avuto accesso al sistema ufficiale di accoglienza e chi, pur avendone fatto parte, ha scelto di abbandonarlo, per motivi spesso legati a disillusioni o mancanza di speranza.
Nel contesto di un sistema che, seppur disegnato per offrire protezione, spesso produce l’effetto opposto, I disconosciuti non si limita a raccontare delle storie di sofferenza, ma ci pone una domanda essenziale: dove vivono veramente i rifugiati? E come riescono a inserirsi nel mondo del lavoro, quando il loro status di migrante sembra essere un ostacolo insormontabile?
Questa graphic novel è molto più di una semplice cronaca: è una riflessione sulla nostra società, sul sistema di accoglienza e sulle sue imperfezioni. Come scrive Agostino Petrillo nella prefazione, l’opera riesce a ricostruire “efficacemente quanto abbiamo spesso dovuto toccare con mano nella nostra esperienza di ricercatori militanti: la deriva delle vite di scarto e la marginalità estrema che sperimenta chi finisce nel tritacarne dei campi dalle mille sigle.”
Con uno stile visivo che cattura l’intensità emotiva e un testo che stimola riflessioni importanti, I disconosciuti si inserisce perfettamente nel panorama degli etno graphic novel, un genere che non solo racconta storie, ma ci spinge a guardare la realtà da una prospettiva diversa, spesso scomoda, ma fondamentale per capire le dinamiche sociali che ci circondano.
Aggiungi commento