Giorgio Ghiotti, uno degli scrittori più talentuosi e promettenti della sua generazione, è pronto a tornare con un romanzo che promette di essere un’intensa riflessione sulla fragilità dei legami e sulle contraddizioni di un’età sospesa tra speranza e disillusione. Casa che eri, in uscita il 10 gennaio 2025 per Hacca Edizioni, è un’opera che affronta i temi universali dell’amicizia, della gelosia e della solitudine, mettendo in luce le vette più alte e gli abissi più oscuri dell’animo umano.
Nel suo nuovo libro, Ghiotti ci regala un ritratto feroce e disincantato di una generazione che vive in bilico. Il protagonista, Aldo, è la voce narrante di una storia che esplora la profondità delle emozioni umane. La sua amicizia con Luisa è profonda, quasi viscerale, ma il delicato equilibrio tra i due si frantuma quando entra in scena Alessio Patriarca, una figura magnetica che destabilizza tutto. La gelosia, i sentimenti taciuti e una tensione emotiva crescente sono i motori di una narrazione che svela la complessità dei rapporti interpersonali.
Attorno ai protagonisti si muovono una serie di personaggi che arricchiscono la trama, trasformandola in un mosaico di esistenze intrecciate. C’è Vittorio, con Michel nella “stanza dei colombi”, e Caterina, la cui voce rovinata dal fumo delle sigarette veglia sulla figlia Dacia, sospesa tra la vita e la possibilità di non nascere. Poi c’è Patrizia, solitaria custode di una villa a Tivoli, assediata dagli uccelli. Queste figure non sono semplici comparse, ma tessere fondamentali nel racconto di Ghiotti, che le utilizza per esplorare le sfumature della solitudine e delle scelte impossibili.
Il romanzo è ambientato in una Roma feroce e malinconica, dove gli spazi diventano metafore di una realtà che sembra priva di futuro. I palazzi e gli appartamenti, che dovrebbero essere rifugi, si trasformano in gabbie, simboli di un’esistenza che non riesce a trovare la sua strada. È una Roma che sembra riflettere la condizione di neo-quarantenni smarriti, incapaci di fare i conti con se stessi e con un mondo che non offre più orizzonti. Con uno stile di scrittura incisivo e vibrante, Ghiotti dipinge il passaggio alla maturità come un viaggio doloroso, in cui ogni scelta sembra portare a un vicolo cieco.
Casa che eri è un romanzo che non fa sconto ai suoi lettori. Con la sua capacità di esplorare le ombre dell’animo umano, Ghiotti ci invita a riflettere sulle nostre stesse vite e sui legami che ci definiscono. Un’opera che promette di essere una lettura imprescindibile per chi cerca una narrazione sincera e senza compromessi.
Giorgio Ghiotti (1994), nato e cresciuto a Roma, è uno degli scrittori italiani più promettenti della sua generazione. Ha esordito giovanissimo con Dio giocava a pallone (nottetempo, 2013) e ha proseguito con Rondini per formiche (nottetempo, 2016). Con Hacca Edizioni ha pubblicato Gli occhi vuoti dei santi (2019) e Atti di un mancato addio (2021), entrambi candidati al Premio Strega. Collabora con diverse riviste e blog letterari.
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