Il fumettista britannico Darryl Cunningham si trova di fronte a un muro: il suo ultimo graphic novel, dedicato ad Elon Musk, non trova editori nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Un silenzio assordante che fa sorgere interrogativi sulla libertà di espressione e sul potere delle grandi aziende.
Perché tanta paura?
“Elon Musk: Investigation into a New Master of the World” è un’inchiesta a fumetti che racconta la vita e le imprese del controverso imprenditore. Nonostante sia stato già pubblicato con successo in Francia, in Italia e in altri paesi, in patria e negli Stati Uniti nessuno sembra volerlo editare.
Il motivo? La paura di possibili azioni legali da parte di Musk o delle sue aziende. Nonostante Cunningham abbia sottoposto il suo lavoro a rigorosi controlli legali, assicurandosi di non diffondere informazioni false o diffamatorie, gli editori sembrano preferire evitare qualsiasi rischio.
Un clima di paura
“Viviamo in un clima di paura”, ha dichiarato Cunningham. “Le persone peggiori hanno un potere immenso e, per questo, individui, istituzioni, aziende e governi tendono a nascondersi”.
Eppure, libri su Musk ne esistono già molti, anche biografie ufficiali. Perché allora questo graphic novel fa così paura? Forse perché la narrazione di Cunningham, più libera e meno edulcorata, mette a nudo alcune verità scomode sul miliardario e sul suo impero.
Un’ombra sulla libertà di espressione
Il caso di Cunningham solleva importanti interrogativi sulla libertà di espressione e sul ruolo delle grandi aziende nell’influenzare il dibattito pubblico. È davvero giusto che il timore di ritorsioni legali possa censurare un’opera artistica? E fino a che punto le figure di potere possono condizionare il mondo dell’editoria?
Cosa ne pensi? Lascia un commento e condividi la tua opinione.
#ElonMusk #graphicnovel #censura #libertàdiparola #DarrylCunningham #ElonMuskInvestigation #censorship #freedomofspeech
Aggiungi commento