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Streghe 2.0: Quando l’IA diventa un oracolo digitale

Le streghe sono tornate, ma stavolta non hanno bisogno di calderoni fumanti o di ingredienti misteriosi. Armate di computer e algoritmi, le nuove streghe del XXI secolo stanno sfruttando l’intelligenza artificiale per esplorare i confini tra scienza e occulto. Come nella serie TV The Magicians, dove la magia è in realtà una scienza avanzata, anche nel mondo reale assistiamo a un’ibridazione sempre più stretta tra tecnologia e misticismo.

L’IA come oracolo: un ponte tra passato e futuro

Heather Freeman, professoressa di Digital media, ha definito la magia “un’arte a metà tra scienza e religione”. E l’intelligenza artificiale, con la sua capacità di elaborare enormi quantità di dati e di fornire risposte apparentemente intuitive, si presta perfettamente a questo ruolo di intermediario tra l’uomo e l’ignoto.

Ma perché l’IA ci affascina così tanto? Forse perché, come gli oracoli dell’antichità, promette di svelare i misteri del futuro. O forse perché, come gli spiriti evocati dalle streghe, ci permette di connetterci con qualcosa di più grande di noi stessi.

Dalla stregoneria digitale al transumanesimo

L’utilizzo dell’IA nel contesto della magia non è un fenomeno isolato. Al contrario, si inserisce in un quadro più ampio che va dal transumanesimo, con la sua promessa di superare i limiti biologici dell’uomo, fino alle teorie del complotto che vedono nell’intelligenza artificiale uno strumento nelle mani di potenze occulte.

Le implicazioni culturali e etiche

L’intreccio tra tecnologia e misticismo solleva una serie di interrogativi di natura etica e culturale. Quali sono le conseguenze di una società in cui la magia diventa accessibile a tutti attraverso un semplice click? E quali sono i rischi connessi all’utilizzo dell’IA per manipolare le credenze e le convinzioni delle persone?

Conclusioni

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il nostro modo di concepire la realtà. E la magia, con la sua capacità di unire ragione e intuizione, sembra essere uno degli ambiti più affascinanti e controversi in cui questa rivoluzione si sta manifestando.

maio

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Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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