Quando si parla di Roma, la mente corre inevitabilmente a una delle città più iconiche della storia, ma c’è un aspetto che spesso sfugge ai più: il significato stesso del nome “Roma”. La questione è molto più complessa di quanto sembri, e da secoli è oggetto di speculazioni e dibattiti tra storici, linguisti e appassionati. Se vi aspettate una risposta chiara e definitiva, preparatevi a essere delusi, perché la verità sul nome di Roma è ancora avvolta nel mistero.
Partiamo da un mito che va subito sfatato: il nome “Roma” non deriva da Romolo. Sì, lo sappiamo, la leggenda di Romolo e Remo è quella che tutti conosciamo, ma questa storia è successiva alla fondazione della città, una creazione mitologica pensata per dare un’origine leggendaria alla capitale. La realtà è che non c’è nessuna traccia concreta che colleghi Romolo al nome della città. Inoltre, l’idea che il termine “Roma” possa derivare dal greco ‛Ρώμη, che significa “forza”, non regge nemmeno, perché ai tempi delle origini della città, la cultura greca non aveva ancora avuto un’influenza così forte su Roma.
Se cerchiamo una spiegazione più plausibile, dobbiamo guardare alla lingua latina arcaica e ai popoli che abitavano la zona prima della fondazione di Roma, come gli Etruschi e gli Italici. Una delle ipotesi più affascinanti è quella che lega il nome di Roma al fiume Tevere, che in passato veniva chiamato “Rumon”. In questa interpretazione, “romanus” significava “fluviale”, come a sottolineare il forte legame tra la città e il suo fiume. Altre teorie suggeriscono che il termine “Roma” possa derivare da “Ruma”, che in latino significa “mammella”, un possibile riferimento alla forma del colle Palatino, uno dei sette colli di Roma, che ricorderebbe vagamente il seno di una madre.
Ma non finisce qui. Se pensate che il mistero del nome di Roma si limiti a queste ipotesi, vi sorprenderà sapere che la città aveva anche un nome segreto, conosciuto da pochi e considerato un sacrilegio pronunciarlo. Secondo una tradizione antica, ogni città possedeva tre nomi: uno pubblico, uno religioso e uno segreto. Il nome segreto di Roma, che veniva usato solo in particolari contesti, era custodito gelosamente, poiché si credeva che conoscere il nome di un luogo o di una divinità significasse possederne il potere. Questo principio si rifletteva nelle pratiche religiose, come l’Evocatio, un rito durante il quale il dio protettore di una città assediata veniva invocato dal nemico. Pronunciare il nome segreto della città, quindi, significava sottrarre alla città stessa il suo potere divino.
E qui entra in gioco un altro personaggio leggendario: il poeta Ovidio. Esiliato da Roma nel 8 d.C. per motivi che ancora oggi non sono del tutto chiari, Ovidio sarebbe stato punito proprio per aver rivelato o pronunciato il nome segreto di Roma. Le ipotesi su quale fosse questo nome segreto sono molte, e una delle più affascinanti proviene da Giovanni Pascoli. Il grande poeta italiano suggerì che il nome segreto di Roma fosse il palindromo “Amor”, cioè “amore”, simbolo della dedica della città alla dea Venere, madre di Enea e della stirpe romana. Una lettura che lega Roma all’amore in senso profondo, quasi a voler rappresentare la sua essenza più intima.
Altri storici, invece, propongono che il nome segreto di Roma fosse “Maia”, una delle Pleiadi, la madre di Mercurio. In questa teoria, il legame con le sette colline di Roma sarebbe simbolico, con Maia che rappresenterebbe la città stessa. Se questa fosse la verità, il motivo dell’esilio di Ovidio sarebbe ancora più misterioso e affascinante, e segnalerebbe l’importanza di mantenere segreta l’identità di Roma.
Nel 2017, secoli dopo il suo esilio, Roma ha finalmente riabilitato Ovidio, revocando la sua condanna e riconoscendo il torto subito. Un gesto simbolico che, in un certo senso, restituisce al poeta una parte della sua identità e della sua storia con la città.
Roma, dunque, non è solo una città: è un luogo di miti, leggende e segreti nascosti. Il suo nome, avvolto in una nebbia di mistero, rappresenta l’anima di una civiltà che ha attraversato millenni, plasmando il mondo intero. E chissà, forse il vero nome segreto di Roma, quello che nessuno conosce, rimarrà per sempre nascosto, proprio come un antico incantesimo che non può essere spezzato.
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