In un mondo dove le storie prendono vita e i ricordi si intrecciano con la realtà, “Dylan Dog. Il lungo addio” emerge come una delle opere più iconiche e toccanti dell’Indagatore dell’Incubo. Presentato in anteprima al Lucca Comics & Games e disponibile dal 22 novembre in libreria in una straordinaria edizione da collezione, questo albo rappresenta un viaggio emozionale che ci riporta indietro nel tempo, catapultandoci nel cuore di una delle narrazioni più amate di Tiziano Sclavi.
La storia, pubblicata per la prima volta nel novembre 1992, si snoda attorno a un tema universale: la nostalgia per un amore perduto e i rimpianti che accompagnano la vita. L’incipit afferma: «Dicono che quando si muore si rivede tutta la propria vita come in un film, ma forse, invece, non si fa altro che rivivere qualche frammento di realtà… o di sogno. Una stella cadente, un desiderio…». Queste parole ci introducono in un racconto che esplora non solo l’orrore della perdita, ma anche la bellezza di un amore che, sebbene segnato dal tempo, continua a vivere nel ricordo.
La trama ruota attorno a Marina Kimball, una figura centrale nel mondo di Dylan Dog. Vent’anni dopo, la donna si presenta alla porta dell’indagatore, vittima di un’amnesia che la porta a non ricordare il motivo della sua visita a Londra. Chiede a Dylan di accompagnarla a Moonlight, il piccolo paese di mare che ha segnato il loro amore giovanile. Questo viaggio lungo l’autostrada deserta si trasforma in un’intensa esplorazione dei ricordi e dei rimpianti, un salto nel passato che risveglia in Dylan sentimenti sopiti e la speranza di recuperare il tempo perduto. Tuttavia, dietro la dolcezza di questi momenti, aleggia una inquietudine: qualcosa non quadra, e la verità si rivela tragicamente inevitabile. Marina, con un passato segnato da dolori e scelte sbagliate, ha scelto di porre fine alla propria vita, lasciando Dylan con il peso di un addio mai realmente consumato.
La scogliera a picco sul mare, teatro dell’ultima decisione di Marina, rappresenta non solo il culmine della sua disperazione, ma anche un simbolo di un amore che, in un modo o nell’altro, è sempre stato destinato a lottare contro le avversità. La scena è ancora più carica di significato poiché lì, anni prima, Dylan aveva tentato di dimostrarle il suo coraggio, gettandosi in acqua per salvarla. Ora, la rupe diventa un luogo di tristezza, dove Marina esprime il suo ultimo desiderio di non essere sola, chiedendo a Dylan di accompagnarla. La sua apparizione come spirito rappresenta una delle espressioni più poetiche della storia, un modo per connettersi anche oltre la vita, lasciando il lettore con un senso di profonda malinconia e di riflessione.
Ma “Il lungo addio” non è solo una storia di tristezza. I personaggi secondari, come Robby, rivale in amore di Dylan, e il figlio immaginario di Marina, aggiungono strati di complessità a questa narrazione. Robby, inizialmente visto come un intruso, si rivela essere un catalizzatore della sofferenza di Marina, il cui matrimonio infelice culmina in un finale tragico. Il figlio immaginario, apparso come una figura fugace, rappresenta i sogni infranti e le speranze di una vita che avrebbe potuto essere, ma che mai si realizzerà.
Attraverso i disegni evocativi di Carlo Ambrosini e la magistrale scrittura di Tiziano Sclavi, il fumetto riesce a catturare l’essenza dell’esperienza umana. Nonostante l’assenza di mostri o demoni, l’orrore più palpabile è quello della vita stessa, della sua caducità e dei sogni non realizzati. In un raro momento, anche il celebre Groucho, compagno di avventure di Dylan, rimane in silenzio, sottolineando la gravità della situazione e la profondità delle emozioni in gioco.
Questa edizione da collezione non è solo un’opera da possedere, ma un vero e proprio viaggio nostalgico che arricchisce la conoscenza del personaggio di Dylan Dog e del suo mondo. La sceneggiatura originale di Sclavi, contenuta nel volume, offre un affascinante sguardo nel processo creativo che ha portato alla nascita di una delle storie più amate della serie. La postfazione di Franco Busatta, intitolata “Addio all’estate”, aggiunge un ulteriore strato di riflessione, rendendo il tutto ancora più imperdibile.
“Dylan Dog. Il lungo addio” non è semplicemente una storia di amore e morte; è un’opera d’arte che invita a riflettere su quanto possa essere complessa e fragile la vita. Con il suo fascino senza tempo e la profondità delle sue emozioni, questa edizione da collezione si preannuncia come un must per gli appassionati del genere e per chiunque desideri immergersi in un racconto capace di toccare il cuore. Tornano il ricordo e la malinconia, tornano con il volto di Marina Kimball, un amore che vive attraverso i frammenti di un’estate giovanile ormai perduta.
Aggiungi commento