Nelle poche righe che seguono vorrei sollevare il problema della censura nei cartoni animati, censura che al giorno d’oggi è diventata quasi un ossessione, una sorta di “cut” maniacale che non riguarda solo alcune scene del cartone animato ma anche le sigle e le musiche inserite nel cartone stesso. Una premessa è d’obbligo a questo punto: gran parte del materiale che viene messo in onda sulle nostre emittenti nazionali viene comperato sul mercato giapponese. Sappiamo che in Giappone esiste una vera e propria cultura del cartone animato che è visto come una forma d’arte alla pari dei film e per la cui realizzazione esistono numerosi e notissimi studi di lavorazione (Bird studio); il cartone è considerato una sorta di prodotto universale distinto per fasce di età, con prodotti adatti a bambini, ragazzi e adulti.
Considerazioni sulla censura ai cartoni animati
Nelle poche righe che seguono vorrei sollevare il problema della censura nei cartoni animati, censura che al giorno d’oggi è diventata quasi un ossessione, una sorta di “cut” maniacale che non riguarda solo alcune scene del cartone animato ma anche le sigle e le musiche inserite nel cartone stesso. Una premessa è d’obbligo a questo punto: gran parte del materiale che viene messo in onda sulle nostre emittenti nazionali viene comperato sul mercato giapponese. Sappiamo che in Giappone esiste una vera e propria cultura del cartone animato che è visto come una forma d’arte alla pari dei film e per la cui realizzazione esistono numerosi e notissimi studi di lavorazione (Bird studio); il cartone è considerato una sorta di prodotto universale distinto per fasce di età, con prodotti adatti a bambini, ragazzi e adulti.
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