L’Acquario di Roma. Dopo 18 anni di discussioni, ritardi, e una buona dose di ottimismo a intermittenza, sembra che la tanto attesa struttura sia finalmente pronta a vedere la luce, o almeno, è quello che ci dicono. Situato nell’Eur, il progetto promette di diventare una delle attrazioni principali della capitale, ma forse è il caso di chiedersi: davvero siamo arrivati al punto di vedere questo acquario, o c’è ancora qualche ostacolo nascosto dietro l’angolo? Perché, dopo tutti questi anni, uno si potrebbe anche sentire un po’ scettico. L’apertura è prevista per il 2025, certo, ma in realtà, tutto potrebbe dipendere dall’esito di un contenzioso legale in corso. E quindi, chi lo sa? Potremmo anche scoprire che l’attesa non è finita.
D’altronde, la storia dell’Acquario di Roma è stata tutt’altro che lineare. Iniziato nel lontano 2006, il progetto ha visto scontrarsi la realizzazione con ostacoli che neanche i pesci più veloci riuscirebbero a superare. Tra questioni burocratiche, modifiche nelle amministrazioni, e non dimentichiamoci delle difficoltà economiche che hanno fatto tremare i fondi, la cosa sembra più una maratona che un tuffo nel mare. Non è mai stato un percorso facile, ma per fortuna, alla fine ci sarebbero dei “supereroi” tra i costruttori che, con una tenacia che sfiora il leggendario, sono riusciti a portare avanti l’opera. Ma è davvero finita? La storia, purtroppo, ci insegna che nulla è mai definitivo.
La struttura, comunque, è finalmente quasi pronta. Coprendo una superficie di circa 14.000 mq, l’Acquario di Roma si trova proprio sotto al laghetto dell’Eur, e anche se sembra che, sulla carta, sia stato progettato per farci fare un salto nel futuro, c’è qualcosa che fa pensare. Sarà davvero così spettacolare come lo descrivono? Parliamo di vasche tematiche, tunnel sottomarini, pesci robotizzati che sembrano così reali da farti dubitare se davvero stai guardando una simulazione o una creatura del mare. E per non farci mancare nulla, ci sono anche vasche interattive dove, con un po’ di fortuna, forse riusciremo a toccare qualche creatura marina senza fare danni (per ora, almeno). Ma la domanda che resta è: quanto sarà veramente immersivo tutto questo?
Non mancano, naturalmente, gli elementi iconici, come il tunnel oceanico, che dovrebbe permetterci di passeggiare sotto un cielo sottomarino di squali e tartarughe marine. Ok, suona bello, ma dopo 18 anni di attesa, siamo davvero certi che tutto funzioni come promesso?
A quanto pare, il Sea Life sarà la parte più “classica”, con oltre 5.000 pesci e 100 specie diverse a nuotare nelle vasche. E poi ci sarà un’area dedicata alla divulgazione scientifica, che cercherà di coinvolgerci nel grande tema della sostenibilità marina. Tutto bello, ma siamo veramente pronti a vivere un’esperienza educativa, o è solo un’altra attrazione turistica che ci farà scattare qualche foto per i social?
Sì, sembra che finalmente Roma avrà il suo Acquario. E, certo, l’idea di un’esperienza innovativa e tecnologicamente avanzata è affascinante. Ma dopo così tanto tempo e difficoltà, chi può dire con certezza che questo sarà davvero all’altezza delle aspettative? Diciamolo, dopo anni di rinvii e un percorso così tortuoso, forse l’Acquario di Roma ci lascia un po’ perplessi. Sarà davvero la nuova meraviglia della capitale, o sarà un altro simbolo di promesse infrante? La risposta, per il momento, è ancora tutta da scoprire.
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