Il ritorno del maestro
Dopo dieci anni dal debutto di BoJack Horseman, capolavoro dell’animazione che ha segnato un’epoca, Raphael Bob-Waksberg torna su Netflix con un nuovo progetto che promette di emozionare e far riflettere. Intitolata Long Story Short, la nuova serie animata si annuncia come un’esplorazione profonda e ironica dei legami familiari.
Una storia universale
La sinossi ufficiale ci svela che la serie si concentrerà su una famiglia e sul suo evolversi nel tempo: “Riguarda la storia condivisa, le battute e le vecchie ferite. Se hai mai avuto una madre, un padre, un fratello, un partner o un figlio, questa è la serie che fa per te, e a proposito, cosa ti costa chiamarli?”. Un’affermazione che sottolinea l’universalità dei temi trattati e che promette di risvegliare in noi profonde emozioni.
Un team vincente
Dietro Long Story Short troviamo un team già collaudato: The Tornante Company e ShadowMachine, le stesse case di produzione che hanno dato vita a BoJack Horseman. Bob-Waksberg, oltre a scrivere e dirigere la serie, sarà anche produttore esecutivo insieme a Noel Bright e Steven A. Cohen.
Le parole dell’autore
“È davvero emozionante e un onore tornare a fare ciò che amo di più: scrivere citazioni entusiastiche per i comunicati stampa per le testate commerciali di Hollywood. Chi dice che non puoi tornare a casa?!” con queste ironiche parole, Bob-Waksberg ha annunciato il suo ritorno su Netflix. Un’affermazione che sottolinea il suo attaccamento al mondo dell’animazione e la sua voglia di continuare a raccontare storie che ci tocchino nel profondo.
Cosa aspettarci da “Long Story Short”?
Sulla base delle premesse, possiamo aspettarci una serie animata che, come BoJack Horseman, saprà coniugare l’umorismo con la profondità, affrontando temi complessi come i rapporti familiari, l’identità e il senso della vita. Non ci resta che attendere il 2025 per scoprire tutte le sorprese che Bob-Waksberg ha in serbo per noi.
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