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Crescono i laureati Stem, ma solo 14 donne su 1000 scelgono indirizzi scientifici e tecnologici

 Se tra i laureati italiani crescono le donne (76,8 ogni mille contro 40,9 uomini ogni mille nel 2021), nelle discipline STEM le differenze di genere continuano a restare evidenti con un quadro che posiziona l’Italia ancora indietro rispetto alla media europea. I dati sono contenuti nell’ultimo Rapporto BES 2023 di Istat, e saranno presentati insieme ai dati sulle discipline Stem sul palco dello Stem Women Congress, al BASE di Milano il 28 maggio, costituiscono terreno fertile su cui innestare il dibattito attorno agli stereotipi di genere che ancora esistono nel mondo scientifico.

Mentre il rapporto presenta un quadro in generale positivo, con un miglioramento significativo della percentuale di giovani che scelgono percorsi di studi nelle materie scientifiche – 17,8 giovani ogni mille tra i 20 e i 29 anni, rispetto ai 16,5 nel 2020 e i 16,1 nel 2019 – persistono le differenze di genere nelle scelte educative. Nell’insieme dell’Unione europea (UE27), nel 2021 circa 4 milioni e 300 mila persone hanno conseguito un diploma di laurea, di cui 459 mila in Italia, con una crescita di 65 mila persone rispetto al 2020). Tuttavia, mentre 86 giovani ogni mille nella fascia d’età 20-29 anni nell’UE27 ottengono un titolo terziario, in Italia questo valore si attesta a 76,4 ogni mille. Se entriamo nel particolare delle discipline STEM, 18,3 giovani ogni mille in Italia conseguono una laurea, contro i 58,1 ogni mille che ottengono un titolo in discipline non STEM, con marcate differenze di genere. Infatti, ogni 1000 ragazze, di età compresa tra i 20 e i 29 anni, nel nostro Paese, solo 14,3 portano a termine gli studi nei percorsi scientifici e tecnologici, contro 21 ragazzi.

Dati che mettono in luce la necessità e l’urgenza di iniziative volte a incentivare l’incremento delle “quote rosa” nelle discipline scientifiche, promuovendo un’equità di genere che possa contribuire a eliminare qualsiasi barriera possa impedire la piena realizzazione formativa e professionale in queste aree.

Laura Basili, Presidente dello Stem Women Congress e co-founder di Women at Business insieme a Ilaria Cecchini, hanno commentato:

La fotografia presentata da Istat impone un momento di riflessione: è giunto il momento di avviare proposte concrete per superare gli stereotipi di genere nelle discipline scientifiche e costruire un futuro in cui uomini e donne abbiano pari opportunità di contribuire allo sviluppo tecnologico e scientifico del nostro Paese. In questa direzione lo Stem Women Congress rappresenta un’opportunità cruciale, un megafono per raggiungere quante più persone possibile”.

Ed è proprio con questi obiettivi che il 28 maggio si alterneranno interventi delle istituzioni, delle aziende e delle voci ispiratrici di donne che hanno perseguito i propri sogni, ma anche progetti e opportunità concrete portate ai tavoli di lavoro dalle community di donne oltre che confronti di carriera tra alcune delle aziende presenti e le ragazze durante gli “speed date”

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