Dragon Ball è senza dubbio uno dei manga più celebri in Italia e in tutto il mondo, con numerose pubblicazioni di giochi basati su questo popolare franchise. Dragon Ball: Final Bout, conosciuto come Dragon Ball GT: Final Bout in Nord America, è un picchiaduro a incontri sviluppato e pubblicato da Bandai che si distingue per essere il primo titolo basato sul famoso manga Dragon Ball a vantare una grafica tridimensionale. Il videogioco ha un’apertura diretta dal regista giapponese Mitsuo Hashimoto. La storia di Dragon Ball: Final Bout è strettamente collegata al suo predecessore del 1996, Dragon Ball Z: Idainaru Dragon Ball Densetsu. Nonostante il gioco abbia avuto un lancio iniziale poco fortunato al Tokyo Toy Show del 1997, nel corso degli anni è diventato un cult, nonostante le sue carenze tecniche evidenti.
Il gameplay di Final Bout è simile ad altri picchiaduro dedicati a Dragon Ball, con pulsanti per pugni, calci e Ki Blast, oltre a comandi direzionali per muoversi e volare nell’arena di gioco. I giocatori possono eseguire gli attacchi speciali dei personaggi premendo una serie di tasti specifici, e in caso di scontro di colpi, devono premere ripetutamente i tasti per prendere il sopravvento. Le barre dell’energia e del Ki sono fondamentali nel gameplay, con il Ki che diminuisce ogni volta che si usa una Ki Blast o un attacco speciale.
Il gioco offre tre modalità di gioco: Battaglia per affrontare avversari fino al boss finale Super Baby, Torneo per partecipare a competizioni mondiali e di Cell, e Potenziamento che presenta un sistema di crescita simile a un gioco di ruolo.
Nonostante le critiche per il gameplay legnoso e le meccaniche poco innovative, Dragon Ball: Final Bout ha mantenuto il suo fascino grazie ai suoi iconici personaggi, alla coinvolgente colonna sonora e alla grafica che riflette fedelmente lo stile dell’anime. Nonostante i difetti, il gioco è riuscito a conquistare i fan per il suo legame con la serie amata e a rimanere un fenomeno di culto. Dragon Ball: Final Bout, nonostante i suoi difetti, ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori dei fan grazie alla sua fedeltà all’opera originale e al suo fascino nostalgico. La passione per Dragon Ball ha reso questo gioco un classico, dimostrando che lo stile può superare la sostanza in certi contesti.
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