Ho avuto il piacere di vedere la serie Archive 81 – Universi Alternativi. Una serie targata Netflix e ispirata dai racconti di H.P. Lovecraft. La serie è tratta dall’omonimo podcast americano. Una serie del 2022 sviluppata da Rebecca Sonnenshine e da lei prodotta insieme a Paul Harris Boardman e James Wan. La trama, oltre a evidenti riferimenti ai racconti di Lovecraft, porta molte similitudini con altri film e serie come Frequency o The Butterfly Effect.
Archive 81 – Universi Alternativi: La trama
I protagonisti sono Dan Turner e Melody Pendras. Lui vive nel 2019, lei nel 1994. Dan è un archivista specializzato nel recupero e restauro di vecchie pellicole e della successiva digitalizzazione. Un giorno gli viene commissionato un lavoro apparentemente normale, se non fosse per la paga e le condizioni. Deve digitalizzare una serie di videotape andate rovinate in un incendio avvenuto nel 1994. E deve farlo in una villa isolata dal mondo, senza internet, con il divieto di ricevere ospiti e per 10.000 dollari di compenso.
Dan accetta e scopre che le videocassette appartenevano a Melody Pendras, morta durante un incendio in un condominio nel 1994, il “Condominio Vissel”. Le cassette erano una sorta di “vlog primordiale” che lei stava girando per un documentario proprio in quel palazzo. Ma andando avanti con la visione dei video, scopre di essere strettamente collegato a Melody, che era una paziente di suo padre, morto anche lui nel 1994. Oltre ciò, scopre anche che all’interno del palazzo andato a fuoco i condòmini facevano parte di una setta religiosa. Come se non bastasse, ad un certo punto della serie i due protagonisti si incontrano rispettivamente nei propri sogni e dialogano. Non vado oltre per non farvi spoiler.
Archive 81 e i riferimenti ai racconti H.P. Lovecraft
Chi è appassionato di H.P. Lovecraft e dei suoi racconti e ha visto la serie, avrà sicuramente notato molte affinità con alcuni dei suoi racconti. In particolar modo con i racconti del Ciclo di Cthulu (in particolar modo con Il Richiamo di Cthulu). Ma non solo. Nella serie infatti, si parla di un culto efferato rivolto a un’antica divinità, raffigurata da un’inquietante statua di pietra (come ne Il Richiamo di Cthulu). È poi ricorrente la presenza di una strana muffa che fa impazzire la gente (come ne La Casa Stregata). La trama poi, si sposta anche sui viaggi interdimensionali, che riportano alla mente I Sogni nella Casa Stregata.
La struttura narrativa
Come citato all’inizio dell’articolo, questa serie segue la scia di altre serie come Frequency (a sua volta ispirato dall’omonimo film) e The Butterfly Effect. Le scene infatti, sono alternate tra il presente, in cui Dan indaga sul condominio Vissel e visiona le videocassette e il passato, immortalato nei video di Melody. Le scene del passato inizialmente partono dal video, per poi passare alla narrazione dalla parte di Melody. In alcuni episodi, la narrazione parte direttamente dal punto di vista di Melody.
Archive 81 – Universi Alternativi: sì o no?
Arrivati a questo punto, eccovi il mio personalissimo giudizio: la serie è consigliatissima se amate i viaggi nel tempo, i viaggi interdimensionali (in stile “Sottosopra” di Stranger Things, o “L’Altrove” di Insidious) e soprattutto se amate Lovecraft.
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