Il 2 novembre, poco prima delle elezioni presidenziali, gli spettatori potranno assistere a un nuovo episodio della famosa serie animata dei Simpson, in cui Homer J. Simpson, l'”uomo medio” americano per eccellenza, si ritroverà coinvolto in un incidente con una macchina per il voto elettronico. Nel tentativo di votare per il candidato democratico, la macchina altera il risultato e assegna il voto a John McCain. Non rassegnato alla situazione, Homer cerca di affrontare la macchina e viene addirittura malmenato da essa.
Il produttore esecutivo della celebre serie, Al Jean, ha sottolineato che questo episodio non deve essere interpretato come una presa di posizione politica dei Simpson, ma piuttosto come una critica alle irregolarità delle procedure elettorali. Ricorda infatti che nel 2000, proprio a causa di queste irregolarità, Al Gore perse il seggio presidenziale per una differenza di soli 537 voti nella Florida.
Da sempre attenti al mondo della politica, i Simpson hanno spesso mostrato la loro opinione sugli “Commander in Chief” nel corso degli anni. Nonostante gli autori della serie siano schierati in maniera decisa contro il Partito Repubblicano (il creatore Matt Groening ha ammesso di nutrire una “debolezza” per Nixon, che viene continuamente sbeffeggiato negli episodi), la famiglia più famosa e gialla dell’America non aveva mai espresso la sua posizione in modo così chiaro.
In un episodio del 1996, Homer preferisce addirittura un’invasione aliena piuttosto che dover scegliere tra Bill Clinton e Bob Dole. In altre occasioni, Clinton stesso si autodefinisce “un presidente abbastanza patetico”, mentre il predecessore George Bush si vede distruggere il suo manoscritto delle memorie da Bart Simpson.
L’episodio, che andrà in onda soltanto due giorni prima delle elezioni presidenziali, sicuramente scatenerà discussioni e riflessioni sulla politica americana. Sarà interessante vedere come i fan della serie reagiranno a questa presa di posizione dei Simpson e se influenzerà in qualche modo le scelte dei votanti.
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