Mel Brooks, il genio della parodia che ha fatto ridere il mondo, ha ricevuto il suo secondo Oscar, questa vola alla carriera (il primo era stato per il capolavoro “Per favore, non toccate le vecchiette“) durante una cena privata nel cuore di Hollywood. L’evento, il 14esimo Governors Awards, non è stato trasmesso in televisione, ma ha visto la partecipazione di alcuni dei più grandi nomi del cinema, come Martin Scorsese, Christopher Nolan, Leonardo DiCaprio, Penélope Cruz, Natalie Portman e Bradley Cooper. “Prometto di non venderlo”, ha detto Brooks, riferendosi alla sua statuetta dorata. Matthew Broderick e Nathan Lane, protagonisti del musical The Producers, hanno cantato per lui un medley delle sue canzoni più famose.
Brooks, nato a Brooklyn il 28 giugno 1926 da genitori ebrei immigrati dalla Russia e dalla Germania, ha iniziato la sua carriera come cabarettista nei locali notturni di New York, dopo aver servito nell’esercito durante la seconda guerra mondiale. La sua vena comica lo ha portato a scrivere testi per alcuni dei più famosi show televisivi degli anni ’50 e ’60, come Your Show of Shows di Sid Caesar, dove ha collaborato con Woody Allen. Nel 1964 ha sposato l’attrice Anne Bancroft, che lo ha incoraggiato a dedicarsi al cinema.
Il suo esordio alla regia è stato nel 1968 con Per favore, non toccate le vecchiette, una commedia musicale con cui appunta ha vinto il suo primo Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Fu il primo di una lunga serie di successi, che lo hanno consacrato come uno dei maestri della parodia cinematografica. Tra i suoi capolavori si ricordano Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1974), Frankenstein Junior (1974), Alta tensione (1977), L’ultima follia di Mel Brooks (1977), La pazza storia del mondo (1981), Balle spaziali (1987) e Dracula morto e contento (1995). Brooks ha saputo coniugare l’ironia, la satira, la critica sociale e la creatività in opere indimenticabili, che hanno fatto divertire e riflettere intere generazioni di spettatori. Il suo stile inconfondibile e il suo talento poliedrico lo hanno reso capace di trasformare ogni genere in una fonte di ispirazione e di innovazione.
Oltre al cinema, Brooks ha avuto successo anche a teatro, trasformando alcuni dei suoi film in musical di Broadway, come The Producers (2001) e Young Frankenstein (2007). Ha inoltre composto le musiche di molti dei suoi film e di altri, come La pazza storia di Robin Hood (1993) e Le avventure di Pinocchio (1996). Ha prestato la sua voce a diversi personaggi animati, come Yogurt in Balle spaziali, Re Harold in Shrek 2 (2004) e Vlad in Hotel Transylvania 2 (2015).
Brooks è uno dei pochi artisti ad aver vinto l’EGOT, cioè almeno un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony Award. Ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti, tra cui il Kennedy Center Honors (2009), l’AFI Life Achievement Award (2013) e il BAFTA Fellowship (2017).
A 97 anni, ha ricevuto il secondo Oscar della sua vita quello alla carriera: nel suo discorso di ringraziamento, ha scherzato sul fatto di aver dovuto vendere la sua prima statuetta perché all’epoca era in difficoltà, e ha espresso la sua gratitudine verso i suoi colleghi dell’Academy per aver apprezzato il suo lavoro. “Mel Brooks illumina i nostri cuori con il suo umorismo e la sua eredità ha avuto un impatto duraturo su ogni aspetto dell’intrattenimento”, ha dichiarato la presidente dell’Academy Janet Yang.
Mel Brooks è una leggenda vivente del cinema, che ha fatto ridere il mondo con le sue parodie geniali e irriverenti. Il suo Oscar alla carriera è un meritato tributo a una vita artistica straordinaria, che ha segnato la storia della commedia e del cinema. Mel Brooks è il genio della parodia che ha fatto ridere il mondo.
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