Dopo una breve apparizione nel database di Google, ecco che vivo svela il suo nuovo smartphone di fascia media: V30 Lite 5G. Il dispositivo, lanciato a sorpresa e senza troppi proclami, si presenta come un’alternativa interessante al prezzo di circa 480 euro.
Design elegante e completo
vivo V30 Lite 5G si presenta con un design elegante e completo. Il corpo è realizzato in policarbonato, ma le dimensioni e il peso sono contenuti (162,35 x 74,85 x 7,69 mm per 190 grammi). Il display è un AMOLED E4 da 6,67″ con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel) e refresh rate a 120 Hz. Il notch a forma di pillola ospita la selfie camera da 50 MP.
Hardware performante
Il cuore del dispositivo è lo Snapdragon 695 5G, un SoC octa-core con CPU a 2,2 GHz e GPU Adreno 619. La memoria RAM è di 12 GB e la memoria interna è di 256 GB, non espandibile. La batteria è da 4800 mAh e supporta la ricarica rapida a 44W.
Fotocamera versatile
Il comparto fotografico di vivo V30 Lite 5G è composto da una tripla fotocamera posteriore da 64 + 8 + 2 MP con sensore principale grandangolare, ultra grandangolare e macro. La fotocamera frontale è da 50 MP.
Software aggiornato
vivo V30 Lite 5G è basato su Android 13 con FunTouch OS 13. Il software offre una serie di funzioni e personalizzazioni per rendere l’esperienza utente ancora più completa.
Conclusioni
vivo V30 Lite 5G è un buon mid-range che offre un design elegante, un hardware performante e un comparto fotografico versatile. Il prezzo di circa 480 euro è competitivo e lo rende un’alternativa interessante a dispositivi come Xiaomi Redmi Note 13 Pro 5G e Samsung Galaxy A53 5G.
Specifiche tecniche
- Dimensioni: 162,35 x 74,85 x 7,69 mm
- Peso: 190 grammi
- Display: AMOLED E4 da 6,67″ Full HD+ (2400 x 1080 pixel) con refresh rate a 120 Hz
- CPU: Qualcomm Snapdragon 695 5G
- GPU: Adreno 619
- RAM: 12 GB
- Memoria interna: 256 GB
- Batteria: 4800 mAh con ricarica rapida a 44W
- Fotocamera posteriore: 64 + 8 + 2 MP
- Fotocamera frontale: 50 MP
- Sistema operativo: Android 13 con FunTouch OS 13
Aggiungi commento