Wolfenstein 3D è uno dei giochi di sparatutto in prima persona più iconici della storia dei videogiochi. Creato da id Software e pubblicato nel 1992, Wolfenstein 3D è stato il primo gioco di questa categoria ad essere rilasciato su PC. Il gioco, ispirato a Castle Wolfenstein e Beyond Castle Wolfenstein della Muse Software, è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e il giocatore assume il ruolo del soldato americano B.J. Blazkowicz che si trova intrappolato in un castello austriaco controllato dai nazisti. L’obiettivo del gioco è quello di scappare dal castello, sconfiggere i nemici e infiltrarsi nei laboratori segreti del castello dove i nazisti stanno lavorando su un’arma segreta.
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Wolfenstein 3D ha rivoluzionato il genere degli sparatutto in prima persona, introducendo un gameplay fluido, un sistema di combattimento intuitivo e una grafica sorprendentemente realistica per l’epoca. Il gioco ha anche introdotto nuovi elementi di gioco come labirinti segreti, numerosi nemici e armi diverse. Uno dei fattori di maggior successo dell’originale Wolfenstein 3D è stata la libertà data al giocatore di interagire con l’ambiente di gioco. Il gioco presenta molte aree nascoste e segrete che permettono al giocatore di trovare bonus, munizioni e power-up che lo aiutano nella battaglia contro i nazisti. Inoltre, il gioco offre molti nemici diversi, dai soldati standard ai robot, rendendo il gameplay vario ed emozionante.
Il motore grafico pseudo-3D di Wolfenstein 3D è stato creato da id Software utilizzando una particolare tipologia del ray casting. Una tecnologia similare era già stata utilizzata per Hovertank 3D prima e Catacomb 3-D, anche se limitata all’uso di 16 colori su schermo. John Carmack, il principale realizzatore della tecnologia, ha dichiarato di averla realizzata dopo avere visto una technology demo di Ultima Underworld: The Stygian Abyss, dei Looking Glass Studios.
Grazie alla sua atmosfera oscura, al gameplay intelligente e alla grafica all’avanguardia, Wolfenstein 3D è diventato rapidamente un classico dei videogiochi. Il gioco ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, e ha avuto un impatto duraturo sulle generazioni future di videogiochi di sparatutto in prima persona.
Dopo il successo del gioco originale, sono stati rilasciati molti sequel e spin-off di Wolfenstein 3D. Oltre al suo immediato seguito Spear of Destiny, Alla fine del 1994 è uscito (da parte di Apogee) Rise of the Triad, gioco che inizialmente era stato ideato come seguito di Wolfenstein 3D; per avere il nuovo capitolo della serie occorre aspettare fino al 2001, anno dell’uscita di Return to Castle Wolfenstein. Nel 2003 viene distribuito gratuitamente Wolfenstein: Enemy Territory, una versione dedicata al multiplayer. Del 2008 è il gioco per telefoni cellulari Wolfenstein RPG. Nell’agosto 2009 esce Wolfenstein, seguito/prequel di Return to Castle Wolfenstein realizzato da Raven Software, accolto piuttosto freddamente da pubblico e critica. Dopo il passaggio della id Software a Bethesda Softworks lo sviluppo della serie passa nelle mani di MachineGames, che realizza Wolfenstein: The New Order, reboot della serie e ottimo successo commerciale. Della stessa MachineGames escono un’espansione intitolata Wolfenstein: The Old Blood (2015), un seguito intitolato Wolfenstein II: The New Colossus (2017) e gil spin-off Wolfenstein: Youngblood e Wolfenstein: Cyberpilot (2019). La serie è diventata famosa per la sua narrazione avvincente, i personaggi memorabili e la grafica sempre più avanzata.
In conclusione, Wolfenstein 3D è un classico dei videogiochi, che ha introdotto elementi innovativi al genere degli sparatutto in prima persona. Il gioco ha aperto la strada a un’intera generazione di giochi simili, creando un’eredità che continua oggi con la serie Wolfenstein moderna. Se non l’hai ancora fatto, ti consiglio di provare Wolfenstein 3D e scoprire perché è diventato un vero e proprio capostipite dei videogiochi di sparatutto in prima persona.
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