Nella tradizione cristiana, il nome di questo albero (Cercis siliquastrum) è legato alla credenza medievale creata per spiegare la curiosa fioritura sulla corteccia nuda che fa capolino ancor prima che le foglie appaiano sui rami. La leggenda narra che sotto questo albero Giuda diede il famigerato bacio del tradimento a Gesù. Poco dopo, travolto da un inconsolabile rimorso, l’apostolo vi si impiccò.
Al di là delle leggende, il nome di questa pianta potrebbe essere legato alla sua regione di provenienza, la Giudea, vale a dire l’attuale Palestina. Dunque, albero di Giudea e non di Giuda, come erroneamente si pensa. La storpiatura potrebbe essere frutto di un banale errore di trasposizione.
Ma le vere origini del suo nome sono tuttora avvolte in un alone di mistero…
Questo arbusto ornamentale da giardino è originario del Mediterraneo Orientale e dell’Asia Minore. Un tempo, infatti, era molto diffuso su tutte le coste e nelle regioni dal clima più favorevole. Lo si trovava facilmente in parchi e giardini, già allora molto ricercato per la forma aggraziata e la fioritura vivace e copiosa, oltre che per le dimensioni contenute. Il famoso botanico e studioso Claudio Fossa lo mise a dimora nell’Orto Botanico di Reggio Emilia accanto a piante esotiche di grandissimo pregio.
L’albero di Giuda o Siliquastro – nome botanico Cercis siliquastrum – è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae (leguminose) e al genere Cercis. E’ un arbusto ornamentale dal portamento molto elegante e gentile, resiste bene alla siccità e predilige i terreni calcarei e le esposizioni in pieno sole. L’etimologia del termine deriva dal greco kerkís che significa letteralmente navicella e dal latino siliqua, cioè baccello. Il riferimento è alla tipica forma oblunga dei frutti.
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