Nel 1994, il mondo dei videogiochi era dominato da una serie di picchiaduro che aveva rivoluzionato il genere: Street Fighter. Il gioco, prodotto dalla Capcom, era diventato un fenomeno globale, grazie sopratutto al suo iconico sequel “The World Warrior”, i suoi personaggi carismatici, alle sue mosse spettacolari e alla sua grafica colorata. Era inevitabile, quindi, che prima o poi il gioco avesse una trasposizione cinematografica.
Il primo film live action ispirato alla saga, intitolato “Street Fighter – Sfida finale”, fu rilasciato trent’anni fa, il 23 Dicembre 1994 (in Italia il 13 aprile 1995). Il film era diretto dal regista Steven E. De Souza, noto per aver scritto sceneggiature di successo come “Trappola di cristallo” e “Commando”. Il film vedeva Jean-Claude Van Damme interpretare il ruolo di Guile, il protagonista del gioco, un colonnello delle forze alleate che combatte contro il malvagio generale M. Bison, interpretato da Raúl Juliá. Con loro anche altri attori famosi, come Kylie Minogue, che vestiva i panni della luogotenente Cammy, e Ming-Na Wen, che impersonava la giornalista e combattente Chun-Li.
La trama del film seguiva fedelmente quella del gioco, ambientata in un paese immaginario del Sud-est asiatico chiamato Shadaloo, dove Bison teneva in ostaggio dei soldati delle Nazioni Alleate e minacciava di scatenare una guerra mondiale. Guile, con l’aiuto di altri personaggi del gioco, come Ryu, Ken, Honda, Balrog, Vega, Zangief, Blanka e Dhalsim, doveva infiltrarsi nella base di Bison e sconfiggerlo in un duello finale.
Nonostante il successo del gioco, il film non fu un enorme successo al botteghino. Il film incassò solo 99 milioni di dollari a fronte di un budget di 35 milioni. Inoltre, il film ricevette critiche negative da parte della stampa e dei fan, che lo accusarono di essere poco fedele allo spirito del gioco, di avere una sceneggiatura debole, di essere troppo comico e di avere delle scene di combattimento poco convincenti.
Tuttavia, grazie al cast stellare e alla fedeltà alla trama originale del gioco, il film è diventato nel tempo un cult, apprezzato per il suo tono ironico e autoironico, per le sue citazioni e i suoi riferimenti al gioco, per le sue musiche e per le sue interpretazioni sopra le righe. In particolare, il film è stato dedicato a Raúl Juliá, deceduto poco dopo il completamento del film, che ha offerto una performance memorabile nel ruolo di Bison, rendendolo un cattivo carismatico e divertente.
Nonostante la diagnosi di cancro allo stomaco nel 1991, Juliá ha continuato a recitare anche quando la sua salute era in esorabile declino nel 1993. La sua decisione di partecipare al lungometraggio, basato sul famoso videogioco, è stata dettata unicamente dall’amore per i suoi figli. Essi erano grandi appassionati del videogioco e, consapevole che il tempo gli era contato, Juliá ha scelto di lavorare al film per regalare loro un ultimo ricordo.
Street Fighter – Sfida finale è quindi un film che ha fatto la storia dei videogiochi, non solo per essere stato il primo ad adattare una serie di successo, ma anche per aver creato un legame tra i fan del gioco e i fan del film, che ancora oggi lo ricordano con affetto e nostalgia.
Aggiungi commento