Boss Nass, il cui vero nome era Rugor Nass, era un Gungan di sesso maschile appartenente alla sottospecie degli Ankura. Era il capo di tutti i Gungan di Otoh Gunga, la città sottomarina situata nel lago Paonga del pianeta Naboo. Era anche il leader del Consiglio Supremo dei Gungan, l’organo che governava la società gungan. Boss Nass era un governatore orgoglioso e severo, che manteneva una politica di isolazionismo nei confronti degli umani di Naboo, chiamati dai Gungan “Naboo”. Nass aveva un forte temperamento e una voce tonante, che usava per emettere i suoi decreti. Era anche noto per il suo tic nervoso, che consisteva nel scuotere la testa e fare dei rumori con la bocca.
La vita di Boss Nass cambiò radicalmente quando il pianeta Naboo fu invaso dalla Federazione dei Mercanti, una potente organizzazione commerciale che voleva imporre le sue tasse al pacifico regno di Naboo. Due Jedi, Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi, arrivarono su Naboo per negoziare con la Federazione, ma furono attaccati dai droidi da battaglia. I Jedi riuscirono a fuggire e a raggiungere Otoh Gunga, dove chiesero l’aiuto di Boss Nass per arrivare alla capitale di Naboo, Theed. Boss Nass rifiutò inizialmente di aiutare i Jedi, dicendo che non gli importava dei Naboo e che non voleva avere problemi con la Federazione. Tuttavia, dopo aver visto le abilità dei Jedi e aver ricevuto una promessa di ricompensa, Nass accettò di prestare loro una nave sottomarina, chiamata bongo, e di liberare uno dei suoi prigionieri, Jar Jar Binks, che era un amico dei Jedi. J
ar Jar Binks era un Gungan di sesso maschile appartenente alla sottospecie degli Otolla, che erano più snelli e agili degli Ankura. Jar Jar era considerato un imbranato e un guaiolo dai suoi simili, e per questo era stato esiliato da Otoh Gunga. Jar Jar si unì ai Jedi nella loro missione, e li aiutò a salvare la regina di Naboo, Padmé Amidala, che era stata catturata dalla Federazione. I Jedi, la regina e Jar Jar lasciarono Naboo e si recarono sul pianeta Tatooine, dove incontrarono un giovane schiavo di nome Anakin Skywalker, che si rivelò essere un potente sensibile alla Forza. Dopo aver liberato Anakin, il gruppo si diresse verso il pianeta Coruscant, la capitale della Repubblica Galattica, per chiedere l’intervento del Senato Galattico contro la Federazione. Tuttavia, il Senato si dimostrò inefficace e corrotto, e la regina Amidala decise di tornare su Naboo per combattere la Federazione con le sue forze.
Qui, la regina fece una mossa audace e coraggiosa: si inginocchiò davanti a Boss Nass e gli chiese di allearsi con i Naboo per liberare il pianeta.
Boss Nass, colpito dal gesto di umiltà e rispetto della regina, accettò di formare un’alleanza con i Naboo, e mise a disposizione il suo esercito di Gungan, chiamato Grande Armata dei Gungan. La Grande Armata dei Gungan affrontò i droidi da battaglia della Federazione in una battaglia campale nella pianura di Naboo, mentre la regina e i Jedi assaltavano il palazzo reale di Theed. La battaglia fu dura e sanguinosa, e i Gungan furono costretti a ritirarsi quando i loro scudi energetici furono disattivati. Tuttavia, grazie all’intervento di Anakin Skywalker, che distrusse la nave comando della Federazione, i droidi da battaglia furono disattivati e la battaglia fu vinta. Boss Nass celebrò la vittoria insieme alla regina Amidala, ai Jedi e ai Naboo, e proclamò la pace tra i due popoli. Nass ricevette anche una medaglia d’onore dal cancelliere supremo della Repubblica, Palpatine, che era originario di Naboo. Nass divenne così un eroe e un simbolo di unità e cooperazione tra le diverse razze di Naboo. Boss Nass continuò a governare i Gungan negli anni successivi, e partecipò alla fondazione di una colonia gungan sulla luna di Naboo, Ohma-D’un. Nass assistette anche al funerale della regina Amidala, che morì alla fine delle Guerre dei Cloni, un conflitto che vide la Repubblica trasformarsi in un Impero tirannico. Il destino di Boss Nass dopo la nascita dell’Impero è sconosciuto, ma la sua eredità rimase nella storia di Naboo e dei Gungan.
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