L’Unione Europea ha inviato a X (ex Twitter) una richiesta formale di chiarimenti sulla presunta diffusione di contenuti illegali e fake news sulla recente crisi in Medio Oriente.
La Commissione europea, guidata dal commissario Thierry Breton, ha accusato la piattaforma di Elon Musk di non fare abbastanza per combattere la disinformazione e i contenuti illegali, in violazione delle norme del Digital Services Act (DSA).
Secondo l’UE, i post in oggetto inciterebbero all’odio e alla violenza, diffondendo anche informazioni false sul terrorismo e sull’attuale conflitto che si sta consumando tra Israele e Palestina.
X ha respinto le accuse, ma la Commissione europea non è stata convinta.
Nel frattempo, la situazione in Medio Oriente si è ulteriormente aggravata, con un aumento della violenza e della tensione.
In questo contesto, la diffusione di contenuti illegali e fake news rappresenta un grave problema, che potrebbe avere conseguenze disastrose per la regione.
La Commissione europea ha dato a X un ultimatum: entro il 18 ottobre la piattaforma dovrà fornire maggiori informazioni sulla presunta diffusione di questi contenuti.
In caso contrario, l’UE potrebbe avviare un procedimento formale e imporre sanzioni fino al 6% del fatturato globale annuale di X.
Questa vicenda potrebbe avere un impatto significativo sulla posizione di X sul mercato europeo e potrebbe anche portare a un cambiamento nella gestione della piattaforma.
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