L’arte, con la sua capacità di evocare emozioni e di stimolare i sensi, rappresenta una forma di espressione universale. Tuttavia, per molte persone con disabilità o bisogni speciali, l’accesso alla cultura e al patrimonio artistico è spesso ostacolato da barriere fisiche, cognitive e sensoriali. Questa realtà ha spinto molti musei italiani ad abbracciare l’innovazione e a intraprendere progetti mirati per rendere la cultura accessibile a tutti. Tra questi, spicca l’esempio dei Musei Civici di Monza, protagonisti di un cambiamento significativo che coniuga tecnologia, inclusività e sensibilità.
Grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), i Musei Civici di Monza stanno implementando una serie di interventi per abbattere ogni tipo di barriera. Tra le iniziative più interessanti vi sono i percorsi sensoriali e l’utilizzo di modelli tridimensionali delle opere d’arte. Questi ultimi permettono ai visitatori di toccare e percepire con le mani le forme, i materiali e i dettagli delle opere, trasformando l’esperienza museale in un viaggio tattile e multisensoriale. Non si tratta solo di una soluzione tecnica, ma di un approccio che riconosce la dignità e le esigenze di ogni individuo.
Parallelamente, il personale del museo ha intrapreso corsi di formazione specifici sulla disabilità e sull’accessibilità, acquisendo competenze che arricchiscono la qualità dell’accoglienza. Collaborazioni con associazioni specializzate hanno portato alla firma di protocolli d’intesa per eliminare le barriere architettoniche e fornire attrezzature idonee per anziani e bambini. L’impegno non si ferma qui: entro la fine dell’anno saranno realizzati una rampa con pendenza controllata e un sito web accessibile, dotato di contenuti multimediali in formato Easy to Read e Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA).
Grazie a queste innovazioni, i Musei Civici di Monza si candidano a diventare un modello di riferimento per l’accessibilità in Italia. Offrendo materiali di supporto aggiuntivi, come pittogrammi e guide in linguaggio semplificato, si garantisce un’esperienza museale inclusiva e stimolante per un pubblico ampio e diversificato. Questo approccio dimostra l’impegno del Comune di Monza verso l’inclusione, trasformando i musei in spazi aperti a tutti.
Il futuro dei musei italiani si muove sempre più verso il digitale e l’immersività. Come sottolinea Elisabetta Rotolo su Artribune, i musei del futuro non saranno solo luoghi di visita, ma veri e propri spazi di viaggio emotivo e sociale, in cui il visitatore diventa protagonista attivo dell’esperienza. Questo paradigma emergente si intreccia con l’innovazione tecnologica, creando un terreno fertile per realtà come CHRONES, una startup italiana che sta rivoluzionando il modo di vivere la cultura.
CHRONES è una delle protagoniste del panorama delle tecnologie immersive e della narrazione interattiva, un settore che si prevede supererà i 20 miliardi di dollari entro il 2027. Questa startup combina game design, storytelling e sviluppo tecnologico per creare esperienze coinvolgenti e personalizzate. Tra i suoi progetti di punta spicca SEPHIROT®, un ecosistema narrativo che ridefinisce l’esperienza utente in ambiti formativi, culturali e aziendali. SEPHIROT® permette di trasformare musei e istituzioni culturali in spazi dinamici, dove il patrimonio storico prende vita attraverso il gioco di ruolo e la realtà virtuale. Questa piattaforma non solo valorizza il patrimonio culturale, ma crea anche un ponte tra tradizione e innovazione, coinvolgendo pubblici di tutte le età e provenienze.
Il team di CHRONES, composto da professionisti multidisciplinari, si distingue per il suo approccio etico e collaborativo. La loro missione è chiara: creare esperienze che abbiano un impatto reale, favorendo la crescita individuale e collettiva. Finalista del programma di accelerazione MVP Factory, CHRONES ha ricevuto supporto da partner prestigiosi come Rai Cinema, Giffoni Innovation Hub e BASE Milano, consolidando la sua posizione nel mercato delle industrie creative e culturali.
Grazie a soluzioni come SEPHIROT® e all’impegno di realtà come CHRONES, il futuro dei musei italiani appare sempre più inclusivo e innovativo. L’arte e la cultura, un tempo percepite come appannaggio di pochi, stanno diventando accessibili a un pubblico sempre più vasto, dimostrando che l’innovazione tecnologica e l’empatia possono andare di pari passo. Questo nuovo corso non solo arricchisce l’offerta culturale, ma contribuisce a creare una società più equa e partecipativa, dove ogni individuo ha il diritto di esplorare, apprendere e sognare attraverso l’arte.
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