La seconda stagione di Jujutsu Kaisen riprende dal finale della prima stagione, introducendo l’arco più atteso dai fan: lo Shibuya Incident Arc. Questo nuovo capitolo vede i protagonisti Yuji, Nobara e Megumi passare dal ruolo di studenti inesperti a quello di stregoni professionisti.
Il cambiamento dinamico del trio è evidenziato dall’investitura di Todo e Mei Mei. La loro raccomandazione per una rapida ascesa al vertice dell’associazione preannuncia un maggiore protagonismo e un’incisività senza precedenti nell’universo di Jujutsu Kaisen. Yoshinobu Gakuganji, il rispettato preside dell’istituto di Kyoto, sottolinea l’importanza di questa promozione con parole che suonano sia come un auspicio che come un monito.
Con il cambiamento di status, ci si aspetta che le cose diventino gradualmente più complesse per i protagonisti. Questo è particolarmente vero per Yuji Itadori, che spesso si trova al centro degli eventi, e Satoru Gojo, che funge da guida per i nuovi arrivati.
Satoru Gojo è riconosciuto come il vero trascinatore della serie finora. La sua presenza è stata fondamentale nei primi episodi dell’anime, nel lungometraggio prequel e nella prima parte della seconda stagione. Con la futura promozione, Itadori e compagni avranno l’opportunità di assumere un ruolo più centrale.
Il nuovo arco della serie non perde tempo e presenta subito uno scontro di grandi proporzioni tra Mechamaru (membro dell’istituto di arti occulte di Kyoto) e i villain della serie, Mahito e il falso Suguru Geto. Questo scontro serve a stabilire i livelli di forza degli antagonisti e a prefigurare l’implicazione diretta di Satoru Gojo nel “piano Shibuya”.
Nella battaglia tra Kokichi Muta, noto anche come Mechamaru, e Mahito, con la supervisione di Geto, la serie Jujutsu Kaisen mostra una grande capacità nella gestione coreografica e visiva dei combattimenti. Questa sequenza sorprende per la qualità delle animazioni e l’uso di citazioni, nonostante lo scontro sia secondario.
Jujutsu Kaisen sperimenta con i confini di genere, incorporando elementi dal genere mecha e rendendo omaggio a pietre miliari come Neon Genesis Evangelion e Tengen Toppa Gurren Lagann. L’Ultimate Mechamaru di Kokichi ricorda gli Eva di Neon Genesis Evangelion, mentre lo stile visivo di Tengen Toppa Gurren Lagann è evidente nelle animazioni.
Notevole la flessibilità nella rappresentazione visiva dello scontro tra un robot completamente meccanico e un essere che rappresenta la pura espressione dell’organicità. Questo contrasto è reso ancora più evidente dalla perizia con cui viene realizzato il body horror associato al dominio di Mahito.
Con l’introduzione del concetto di Quasi-Dominio, lo Shibuya Incident Arc entra nel vivo. La narrazione inizia a scandire il tempo, trasformandosi nella cronaca di un evento che sottolinea l’importanza e la gravità dei suoi accadimenti.
Il piano di Mahito e Geto prevede che un velo si cali su tutta Shibuya, intrappolando la folla al suo interno. Questo richiede l’intervento dello stregone più forte, Satoru Gojo…
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