L’Italia si trova di fronte a una straordinaria opportunità di crescita economica grazie all’intelligenza artificiale generativa, una tecnologia che sta rivoluzionando il mondo del business e che potrebbe aumentare notevolmente la produttività del paese. Secondo uno studio condotto da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia, presentato durante il Forum Ambrosetti lo scorso settembre 2023, l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa, che include applicazioni innovative come Chat-GPT, potrebbe generare un valore aggiunto pari a 312 miliardi di euro, ossia circa il 18% del PIL nazionale, senza alterare il numero di ore lavorate. Questo scenario prospetta una trasformazione significativa per l’economia italiana, ma per cogliere appieno questi vantaggi, l’Italia dovrà accelerare la digitalizzazione, in particolare delle piccole e medie imprese (PMI), e sviluppare le competenze necessarie per l’adozione di queste tecnologie avanzate.
Lo studio “AI 4 Italy: Impatti e prospettive dell’Intelligenza Artificiale Generativa per l’Italia e il Made in Italy” analizza l’importanza dell’intelligenza artificiale non solo per stimolare la crescita economica, ma anche per affrontare un altro problema cruciale per il paese: l’invecchiamento della sua popolazione. Si stima che entro il 2040, l’Italia perderà circa 3,7 milioni di occupati, una diminuzione che comporterà una perdita di valore aggiunto di circa 267,8 miliardi di euro. In questo contesto, l’intelligenza artificiale generativa si presenta come una soluzione strategica per compensare tale calo di forza lavoro, garantendo al contempo il benessere economico. L’adozione dell’AI non solo permetterebbe di mantenere stabili i livelli di produttività, ma contribuirebbe anche a rendere l’economia italiana più resiliente di fronte alle sfide demografiche.
L’Intelligenza Artificiale nelle PMI italiane: il nuovo report di Webidoo Insight Lab ne svela opportunità, ostacoli e prospettive
Per sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale, il paese deve incentivare la digitalizzazione delle imprese, in particolare delle piccole e media imprese (PMI), che rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana. A tal fine, è fondamentale sviluppare infrastrutture tecnologiche accessibili e incentivare la formazione di competenze digitali. Le PMI italiane, infatti, si trovano ancora in una fase embrionale nell’adozione dell’AI. Il report “L’Intelligenza Artificiale nelle PMI Italiane: stato e prospettive”, realizzato da Webidoo Insight Lab, risponde a una domanda cruciale: quante PMI italiane stanno effettivamente utilizzando l’intelligenza artificiale? La risposta è che l’adozione è ancora limitata e poco diffusa. Solo una piccola parte delle PMI italiane ha integrato l’intelligenza artificiale nei propri processi aziendali, e la maggior parte di queste la utilizza solo in modo superficiale, per esempio nella creazione di contenuti per i social media.
Il rapporto di Webidoo evidenzia come l’Italia, rispetto ad altri paesi europei, stia accumulando un ritardo nell’adozione dell’intelligenza artificiale. Paesi come la Danimarca e la Finlandia sono all’avanguardia, con il 14% delle loro PMI che utilizzano l’AI, mentre in Italia la percentuale si ferma al 4,7%. La situazione varia notevolmente anche a livello regionale: le PMI del Nord Est sono le più avanzate nell’adozione dell’AI, con il 6% delle imprese che fanno uso di queste tecnologie, mentre al Centro e al Sud la percentuale scende rispettivamente al 2,9% e al 4,4%. Questo divario digitale rappresenta una sfida per il paese, ma anche una grande opportunità di miglioramento, che richiede interventi mirati per una diffusione più uniforme dell’AI in tutto il territorio nazionale.
Anche tra le imprese che già utilizzano l’AI, solo una piccola parte sfrutta appieno il suo potenziale. Il 34% delle PMI italiane che impiegano l’AI lo fanno nel marketing, ma molti non ne comprendono ancora tutte le possibilità. Le PMI italiane tendono a considerare l’intelligenza artificiale principalmente come uno strumento per la creazione di contenuti, come post sui social media o articoli per i siti web. Tuttavia, la vera forza dell’AI risiede nella sua capacità di accelerare l’innovazione e migliorare la competitività a livello strategico. Se le PMI italiane riusciranno a comprendere appieno le potenzialità dell’AI e a integrarla nelle loro strategie aziendali, potrebbero assistere a un significativo incremento dei profitti e delle performance.
Alcuni studi, citati nel report di Webidoo Insight Lab, dimostrano che le PMI che adottano almeno una tecnologia AI possono vedere un incremento dei profitti fino al 16%, mentre quelle che integrano l’AI nelle loro strategie registrano un fatturato superiore del 32% rispetto ai concorrenti. Questi dati sono un chiaro indicatore del potenziale che l’intelligenza artificiale ha per le PMI italiane. L’adozione dell’AI non solo aiuta le aziende a migliorare l’efficienza operativa, ma consente loro anche di rispondere più rapidamente alle esigenze del mercato e di creare nuovi prodotti o servizi innovativi.
L’intelligenza artificiale rappresenta quindi una leva strategica fondamentale per la crescita delle PMI italiane. Investire in tecnologia e formazione permetterà alle imprese di acquisire un vantaggio competitivo rispetto a quelle che tardano ad adottare queste innovazioni. Il percorso di digitalizzazione, che implica anche l’adozione di soluzioni AI, può risultare determinante per l’evoluzione delle PMI e per il rafforzamento del tessuto produttivo italiano. Inoltre, come sottolineato nello studio, l’integrazione dell’AI potrebbe rivelarsi essenziale anche per affrontare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione, garantendo così la competitività dell’Italia sul mercato globale.
L’intelligenza artificiale generativa offre all’Italia un’opportunità unica di trasformare il suo sistema produttivo, aumentando la produttività e stimolando la crescita economica. Tuttavia, per realizzare questo potenziale, è fondamentale che il paese adotti politiche che incentivino l’adozione dell’AI, favorendo la digitalizzazione delle PMI e lo sviluppo delle competenze digitali. Solo con questi interventi l’Italia potrà affrontare con successo le sfide future e rimanere competitiva a livello internazionale. L’intelligenza artificiale non è solo una tecnologia del futuro, ma una realtà che può guidare il presente verso un’economia più prospera e innovativa.
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