La rinomata pasticceria giapponese Hiromi Cake ha aperto a Romauna nuova location, un po’ ristorante un po’ laboratorio culturale immerso in un suggestivo giardino zen. Siamo nel cuore di Roma in zona di Porta Pia, in via Reggio Emilia 24, in uno spazio di 200 mq che, Oltre alle deliziose proposte dolciarie, offre degustazioni di sakè, cocktail e una cucina di tipo bistrot. Inoltre, vengono organizzati corsi di lingua e calligrafia giapponesi.
Nel 2018, Hiromi Cake era stata la prima pasticceria tradizionale giapponese ad aprire a Roma nel Rione Prati, suscitando una grande curiosità. Dopo cinque anni, questo progetto è tornato sotto i riflettori con una nuova iniziativa che va oltre i dolci. Il nuovo locale chiamato semplicemente”Hiromi”, accoglie i visitatori proponendo un menu ricco di una varietà di piatti, tra cui katsu (maiale impanato e fritto), uova cotte nel calore del riso, cipollotti e svariati condimenti. I prezzi dei piatti variano dai 10 ai 15 euro.
Una sezione del menu è dedicata ai ramen, con nove varianti (con prezzi compresi tra i 7 e i 13 euro), alla tempura (12 euro) e al sushi, con roll di ogni tipo (che vanno dai 7 ai 14 euro). Il menu del ristorante include anche tartare, nigiri, hosomaki, chirashi e sashimi.
Ovviamente non mancano i dolci (creati dalla pastry chef giapponese Mitsuko Takei) e i tè giapponesi, da gustare secondo le tradizioni locali, come ad esempio seduti sul tatami e senza scarpe. Ciò che rende Hiromi unico tra i numerosi ristoranti giapponesi e asiatici nella capitale è la più ampia selezione di sakè disponibile in Italia. Machico Okazaki, responsabile del locale, spiega che collaborano con la Sakè Sommelier Association e con Sake Company. Qui è possibile acquistare sakè e portarli a casa, proprio come si fa con il vino in una enoteca, oppure gustarlo sul posto, scegliendo tra circa 20-25 tipologie alla spina e fino a 160 sakè in esposizione (con prezzi che vanno dai 7 ai 14 euro a bicchiere).
Anche i cocktail, preparati dal barman Maurizio Converso, hanno una nota giapponese, grazie all’utilizzo di whisky, gin o rum giapponesi e altri ingredienti tipici come miso, shochu o wasabi (che hanno tutti un prezzo di 15 euro). Hiromi accoglie i suoi ospiti anche nel suggestivo Giardino Zen, realizzato dall’artista dell’istituto culturale giapponese Akiyama Nobushige.
All’interno del locale è possibile osservare in tempo reale la preparazione dei dolci, grazie a una finestra che si affaccia sul laboratorio di pasticceria di Hiromi Cake. Hiromi, quindi, è affezionato alle sue radici di pasticceria, ma va oltre, distinguendosi per la mixology, il sakè e la cucina, e raccontando un autentico Giappone contemporaneo nel cuore di Roma.
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