Ehi, ragazzi, avete mai immaginato che un giorno l’intelligenza artificiale sarebbe stata impiegata per tradurre tavolette in caratteri cuneiformi antiche di oltre cinquemila anni? Noi sinceramente no, ma sembra che sia proprio quello che sta succedendo ora! Un gruppo di archeologi e informatici ha creato Babylonian Engine, un programma fenomenale, che riesce a tradurre tavolette cuneiformi dell’antica Mesopotamia, risalenti al 2500 a.C.. Ecco cosa succede quando tecnologia e storia antica si incontrano!
L’accadico è l’antica lingua parlata dagli abitanti di queste fantastiche regioni che facevano parte dell’antica Mesopotamia, come Akkad, Assiria, Isin, Larsa, Babilonia e forse Dilmun. Questi antichi individui scrivevanl i loro pensieri su tavolette di argilla umida, utilizzando una tipologia di scrittura chiamata cuneiforme. Ora, diciamo la verità, chi riesce a capire cosa c’è scritto su quelle tavolette? Noi di certo no! Ma questo team di geni della tecnologia ha deciso di mettersi al lavoro per tradurle tutte.
Secondo gli studiosi, ci sono centinaia di migliaia di tavolette scritte in cuneiforme che contengono informazioni preziose sulla storia politica, sociale ed economica dell’antica Mesopotamia. Il problema è che fino ad ora erano praticamente inaccessibili, ma grazie a Babylonian Engine, questo programma di traduzione istantanea basato sull’intelligenza artificiqle, tutti noi potremo finalmente avere accesso a questo tesoro di conoscenza! E chissà quante sorprese ci aspettano, magari scopriremo elementi del nostro passato che neanche immaginiamo!
Naturalmente, come in ogni grande impresa, ci sono alcuni ostacoli da superare. Gli esperti ci hanno spiegato che l’IA funziona meglio con testi ripetitivi e prevedibili, quindi si sta lavorando per migliorare il programma in modo che riesca a tradurre anche testi più poetici ed emotivi. Non vorremmo finire tradotti come un brutto haiku, giusto? Ma sono sicuro che con un po’ di sforzo e tante risate sul nostro percorso, arriveremo a creare un’applicazione chiamata Babylonian Engine che renderà tutto questo sapere accessibile a più persone possibile in tutto il mondo.
In conclusione, siamo davvero entusiasti di questa scoperta e non vediamo l’ora di vedere cosa riserverà il nostro viaggio nella storia antica grazie all’intelligenza artificiale. Forse scopriremo che i nostri antenati non erano così diversi da noi, e che anche loro avevano il loro modo unico di spassarsela! Non vediamo l’ora di vedere cosa sta succedendo nel mondo dell’IA, perché ogni giorno sembra che venga inventato qualcosa di sempre più incredibile! A presto, archeologi e intelligenza artificiale, non vediamo l’ora di vedere cosa ci riserverete nel prossimo episodio!
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