“Solo l’incontro tra due geni visionari come Gondry e Kaufman poteva dare vita ad un film magico ed originale come Eternal Sunshine of the Spotless Mind, che a distanza di quasi 20 anni dalla sua uscita riesce ancora ad emozionare e divertire vaste fasce di pubblico, stimolando analisi ed interpretazioni, raccontando attraverso la lente della surrealtà e del fantasy una vicenda sentimentale ed umana universale, collocandosi tra i più riusciti mind-game movies americani e certamente tra i migliori film della nostra vita”.
Joel conosce Clementine il giorno di San Valentino: si direbbe scattato il colpo di fulmine ma i due non sanno di aver già avuto una relazione, lunga due anni e finita male, con una reciproca “cancellazione”. Il destino e una sgangherata clinica finiranno per dar loro una nuova possibilità.
Una storia d’amore eterno e smemorato che stimola una infinita varietà di interpretazioni e cerca di ricostruire l’arduo rapporto tra fabula e intreccio, resa ancora più magica dalla fantasia creativa di due artisti, uno dell’immagine cinematografica, l’altro della penna. Di questa relazione Giallonardi approfondisce ogni aspetto, rivelandone contesti, anticipazioni ed ispirazioni che hanno portato il film, nel lavoro di ideazione, costruzione e realizzazione, a diventare un emblema del genere.
Marco Giallonardi (Rieti, 1978), laureato in Analisi del film, ha scritto di David Lynch e Quentin Tarantino e realizzato cortometraggi, documentari brevi, videoclip e saggi teatrali. Si occupa, inoltre, di cooperazione allo sviluppo, in qualità di esperto di comunicazione e relazioni esterne, Ha un sito personale dove sono raccolti i suoi lavori: www.giallonerd.it
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