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Il primo summit internazionale sulle Intelligenze Artificiali

Dopo l’allarme lanciato da esperti di intelligenza artificiale di tutto il mondo, la corsa alla regolamentazione si sta intensificando. Proprio per affrontare queste tematiche a livello sinergico, il Regno Unito apre oggi, 01 novembre 2023, presso Bletchley Park , il primo summit globale sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale. Leader politici internazionali, rappresentanti dei colossi di internet ed esperti devono affrontare i tanti interrogativi posti dalla nuova tecnologia in rapida diffusione e di sempre maggiore utilizzo, in un evento di due giorni fortemente voluto dal premier britannico Rishi Sunak.

Il regno hi-tech di Carlo III, si avvale della sua posizione privilegiata di terzo leader mondiale del settore dell’intelligenza artificiale, con circa 50.000 persone impiegate e più di 3,7 miliardi di fatturato annuale, per porre le basi di una partnership globale che definisca regole vantaggiose per la sua economia. Il paese infatti sta già lavorando velocemente per definire le nuove norme internazionali richieste dagli esperti per ridurre i rischi dell’intelligenza artificiale mentre già esiste una bozza di legge dell’Unione europea, l’AI Act, che deve essere ancora approvata dal Consiglio europeo prima di entrare in vigore.

Gli obiettivi di questo summit si concentrano dunque sugli eventuali rischi dell’utilizzo improprio dei software di intelligenza artificiale e su come mitigarli attraverso un’azione coordinata tra i leader globali. Si discuterà anche delle regole internazionali da mettere in campo attraverso un’agenzia ad hoc, sul modello dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

L’evento attira l’attenzione di diversi leader mondiali, come la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris. L’Italia è rappresentata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Secondo il premier Sunak, la tecnologia dell’intelligenza artificiale rappresenta una grande forza positiva nella società attuale, offrendo infinite opportunità per far crescere l’economia globale, migliorare i servizi pubblici e affrontare sfide globali. Tuttavia, sottolinea anche l’importanza di riconoscere i rischi seri e sostanziali derivanti dall’IA, invitando a lavorare insieme a livello settoriale e nazionale per affrontarli.

La ministra per la Tecnologia britannica Michelle Donelan ha dichiarato che è fondamentale collaborare per riconoscere e comprendere i rischi posti dall’intelligenza artificiale. Al vertice sono anche attesi alcuni tycoon innovatori della Silicon Valley, tra cui Elon Musk e Sam Altman, co-fondatori di OpenAI, start-up che ha sviluppato ChatGPT, avanzato sistema di intelligenza artificiale.

Il summit si concentrerà sui possibili abusi o sulla perdita di controllo delle forme avanzate di intelligenza artificiale.

Nonostante alcune critiche espresse da esperti del settore e membri del governo britannico, che ritengono che dovrebbero essere affrontate questioni più immediate, come la competizione con Cina e Stati Uniti nel campo dell’IA, invece di concentrarsi su scenari ipotetici che potrebbero non verificarsi mai, l’inviato del Regno Unito per la tecnologia negli Stati Uniti, Joe White, sostiene che il vertice offrirà un’importante opportunità per comprendere i rischi legati all’evoluzione dell’IA. White sostiene che la soluzione migliore per gestire gli effetti negativi degli algoritmi sarà una collaborazione organica tra tutte le parti coinvolte.

Nelle scorse settimane, il governo britannico ha reso pubblico un rapporto che evidenzia le possibili minacce legate all’intelligenza artificiale, tra cui armi biologiche e attacchi informatici automatici. Il documento è stato preparato in vista proprio del summit sulla sicurezza dell’IA che apre oggi in Inghilterra. Nonostate sia stato sollevato il problema che l’aumento delle discussioni sui rischi legati all’IA potrebbe distogliere le autorità di regolamentazione e il pubblico da questioni più urgenti, come gli algoritmi discriminatori o il consolidamento del potere delle grandi aziende tecnologiche, il rapporto britannico getta luca sulle implicazioni per la sicurezza nazionale dei modelli linguistici avanzati, come quelli utilizzati da ChatGpt. Le agenzie di intelligence britanniche stanno collaborando strettamente con il Frontier AI Task Force, un gruppo di esperti governativi, per esplorare scenari futuri plausibili, come l’impiego di ampi modelli linguistici nello sviluppo di armi biologiche.

Il rapporto affronta anche la possibilità che l’IA possa sfuggire al controllo umano. Secondo il documento, diventa sempre più difficile per l’uomo riprendere il controllo una volta che si è abituati a delegare decisioni importanti agli algoritmi. Tuttavia, la probabilità di tali rischi rimane oggetto di dibattito e alcuni esperti ritengono che concentrarsi su di essi possa distogliere l’attenzione dai danni attuali.

Oltre alle agenzie governative, il rapporto è stato esaminato da esperti di politica ed etica presso il laboratorio di intelligenza artificiale DeepMind di Google e dalla startup Hugging Face, che sviluppa software open source per l’IA. Anche Yoshua Bengio, uno dei pionieri dell’IA e vincitore del premio Turing nel 2018, è stato consultato per questo rapporto. Bengio ha recentemente espresso un atteggiamento meno ottimistico nei confronti della tecnologia che ha contribuito a promuovere e ha sottolineato l’importanza di organizzazioni internazionali dedite alla protezione dell’umanità per mantenere l’IA sotto controllo.

Redazione

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