CorriereNerd.it

Game Stop chiude i battenti in Irlanda

Game Stop Irlanda chiude. Ci risiamo. Sta succedendo di nuovo. Arriva una novità, prende piede, la gente si abitua e le vecchie abitudini cambiano. E come sempre c’è chi non riesce a stare a passo coi tempi. Quando il mercato del DVD iniziò a scemare in favore dei servizi di streaming e pay-tv, ci sono state aziende che hanno colto la palla al balzo, come Sky e Netflix, e aziende che invece non hanno saputo reinventarsi e hanno chiuso i battenti. Come Blockbuster. La stessa cosa è avvenuta con i negozi di dischi quando sono arrivati Napster, poi iTunes, Spotify etc. E adesso a rischiare di chiudere definitivamente è Game Stop.

La catena di negozi di videogiochi più famosa del mondo infatti, sta iniziando a chiudere diversi negozi un po’ in tutta Europa. E l’ultima notizia è che per il mercato irlandese, hanno deciso proprio di ritirarsi dalle scene. Questo sicuramente perché grazie a servizi come Game Pass e PlayStation Network, ma anche i semplici negozi on-line, il mercato del retail sta inesorabilmente regredendo. Può Game Stop diventare un servizio in abbonamento come il Game Pass? Forse sì. Ha Game Stop la voglia di diventarlo? Mi sa di no. Almeno non per ora.

Reinventarsi per non morire

Prima ho citato Blockbuster. Un servizio più che valido, che però non ha saputo stare a passo coi tempi. L’esempio massimo di come si può sprecare un’opportunità. Prima di Bluckbuster però, quanti negozi musicali hanno dovuto chiudere dopo la presa di piede di Spotify e affini? Ma se andiamo più a ritroso nel tempo, quante volte il nuovo ha superato, per poi sostituire, il vecchio? E questo è un processo naturale, che c’è da sempre. Basti pensare a chi lavorava come scriba quando è arrivata la stampa a caratteri mobili.

Oggi Game Stop è in crisi. Potrebbe vendere tutti i suoi negozi fisici e lasciare i vari titoli all’interno dei magazzini, e diventare un servizio per spedizioni di videogiochi. Oppure potrebbe vendere anche i magazzini e investire tutto su una piattaforma online a pagamento. Ma per ora si sta limitando a chiudere punti vendita.

E voi? Cosa ne pensate?

Roberto Romagnoli

Roberto Romagnoli

Nato sul pianeta Terra nel 1981, ma cittadino dell'universo.
Conosciuto in rete anche come Ryoga777, RyoGa o Ryoga Wonder.
Cantante degli X-Italy, band attiva tra il 2004 e il 2006, prima in Italia a proporre cover degli X-Japan. Successivamente canta anche nei Revolution, altra band italiana ispirata al mondo del Visual-Kei Giapponese e al Glam americano.
Negli anni si è occupato spesso di organizzazione di eventi a tema JRock, Cosplay, Manga e Musica in generale collaborando spesso con l'associazione Japanimation. È stato anche redattore di L33T, programma per ragazzi in onda su Rai 2 e Rai Futura tra il 2006 e il 2007.
Caporedattore e responsabile per l'Italia di Nippon Project e Presidente delle associazioni VK Records (etichetta discografica indipendente) e Steel Music Promotion (media dedicato alla musica e all'organizzazione di concerti)

Gamer incallito.

Il suo lato geek, sopito fino a qualche anno fa, ha cominciato a farsi sentire sempre più prepotentemente. Quindi alla fine ha deciso di aprirsi il suo blog geek robertoromagnoli.com e ha cominciato a scrivere anche su siti a tema gaming e tecnologia, tra cui Akiba Gamers e Stolas Informatica.

Amante di tutto ciò che riguarda la tecnologia, l'informatica, anime e manga, ma innamorato anche di DC Comics e Marvel.

Fondamentalista Trekkie, da quando c'è il covid e non ci si può più stringere la mano, ha trovato la scusa per fare il saluto vulcaniano.

Aggiungi commento