Per quanto quei tempi sembrino per certi versi lontani, l’horror è stato uno dei generi che ha reso grande il cinema italiano. Basti pensare a Fulci, Bava, Argento, ma anche a Pupi Avati. Altrettanto importante, specie in Europa, è stato il fumetto horror italiano, a partire dalla straordinaria fucina rappresentata dalla gloriosa rivista “Splatter”.
Paolo Di Orazio è proprio uno dei creatori di Splatteer, ma non solo. Classe 1966, anticipa lo splatterpunk italiano col libro di esordio Primi delitti – di recente ristampato da D Editore. Tra i più grandi protagonisti dell’horror italiano, pubblica fumetti, racconti, romanzi horror dal 1987 per Granata Press, Rai, Castelvecchi, Urania, Rizzoli, Sergio Bonelli Editore, Cosmo, «Heavy Metal», «Cattivik», Vincent Books, Nicola Pesce Editore, Cut-Up Publishing, Comet Press, Kipple, Independent Legions Publishing, Necro. Ha pubblicato 9 romanzi, 5 raccolte di racconti, partecipato ad antologie italiane e inglesi coi maestri assoluti Clive Barker, Jack Ketchum, Ramsey Campbell, Peter Straub. Autore della Horror Writers Association, organizzazione internazionale del Bram Stoker Award, ha tradotto Jack Ketchum, Joe Hill, Ramsey Campbell, Richard Laymon, Lovecraft.
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