“Napoli calibro 35 mm. Dal cinema delle origini a Gomorra”, il volume curato da Paolo Spagnuolo e Paolo Speranza – edito da Milieu Edizioni, è un viaggio in un secolo di film sulla Napoli criminale, attraverso i racconti dei protagonisti e immagini inedite.
Il sole, il mare e l’odore della polvere da sparo. La città di Napoli nell’immaginario collettivo sorride, piange e spara. Un fascino che atterrisce, tanto che il volto contraddittorio della metropoli campana si riflette anche sul grande schermo, ispirando storie drammatiche e avvincenti. Proprio da questo nasce Napoli calibro 35 mm, dal cinema muto a Gomorra a cura di Paolo Spagnuolo e Paolo Speranza e con la prefazione di Steve Della Casa (Hollywood Party – Radio Rai3, direttore del Torino Film Festival), edito da Milieu Edizioni e disponibile dal 13 dicembre. Il volume rappresenta un percorso organico e articolato su un secolo di film ispirati alla Napoli criminale, una pagina del nostro cinema che ancora oggi unisce intrattenimento e cultura.
Da Processo alla città (1952, Luigi Zampa) a Il camorrista (1986, Giuseppe Tornatore), da Operazione San Gennaro (1966, Dino Risi) a Ammore e malavita (2017, Manetti Bros), passando per La sfida (1958, Francesco Rosi), Napoli violenta (1976, Umberto Lenzi) e molti altri titoli si anatomizza la storia di un intero filone cinematografico e della città che lo ha generato. Giornalisti, docenti universitari, storici di cinema, ricostruiscono questo percorso attraverso saggi, nuove ricerche e interviste inedite ad alcuni dei protagonisti come Manetti Bros, Michele Massimo Tarantini, Maurizio Braucci, Agostino Ferrente, Toni D’Angelo. Completano il quadro le numerose e rare immagini (brochure, cineromanzi, articoli d’epoca, press-book di lavorazione, manifesti) dei film chiave. Napoli calibro 35 si candida come testo fondamentale per gli appassionati di storia del cinema, non solo di genere, e al tempo stesso per i cultori dell’immaginario crime nostrano.
Paolo Spagnuolo (Avellino, 1975), giornalista, saggista, studioso di cinema è redattore per “Quaderni di CinemaSud”. Laureato in Giurisprudenza, organizza, da oltre venticinque anni, rassegne cinematografiche e altri eventi culturali. Sul cinema di genere ha scritto: Napoli violenta. Un classico del cinema poliziesco e, per Milieu Edizioni, Milano odia: la polizia non può sparare. Storia di un cult nell’Italia degli anni Settanta.
Paolo Speranza, (Avellino, 1962) Giornalista, docente di lingua e letteratura italiana è iscritto all’AIRSC e al SNCCI. Dirige “Cinemasud” e la collana editoriale “Quaderni di Cinemasud”, collabora a “Cinecritica”, “la Repubblica” e a riviste nazionali ed europee. Ha scritto e curato volumi, mostre e convegni di cultura cinematografica, storia contemporanea, letteratura meridionalista, narrativa di viaggio. Fra le sue pubblicazioni più recenti: per le edizioni Gremese Dante e il cinema e Riso amaro, per CinemaSud La canzone dell’amore e l’antologia Chaplin in Italia, curata con Orio Caldiron.
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