CorriereNerd.it

La stanza del Figlio: delusione o trionfo?

Larghissimi sono stati  i consensi ottenuti da Nanni Moretti con il suo film ” La stanza del figlio”. Oltre chiaramente alla Palma d’Oro, commenti positivi sono arrivati dalla critica e da ogni parte politica e addirittura un quotidiano come “L’Osservatore Romano” ha espresso un profondo apprezzamento; ma ciò non vuol dire che il numeroso pubblico non sia diviso. I grandi amanti del Moretti graffiante, cinico, ironico hanno storto il naso di fronte a quest’opera. Il pubblico che meno conosce e ama i precedenti lavori del regista romano ha apprezzato questa pellicola. I primi accusano Moretti di essersi piegato ai gusti del pubblico raffinato e della critica; di aver trattato un tema toccante e commovente grazie al quale è facile suscitare sentimenti e ottenere consensi.

Certo è che c’è stata una cesura netta nella filmografia morettiana. Sono cambiati i temi e anche lo stile che si è fatto più introspettivo e piano. Insomma sembra che Moretti si sia messo un po’  da parte affrontando una tematica che gli è nuova, una tematica così forte e dolorosa da mandare in secondo piano le precedenti problematiche.Ruffianeria o maturità? Questo non lo possiamo sapere ma intanto possiamo gustare un’opera asciutta e rigorosa che porta a riflettere sulla morte esaltando la vita. Un’opera in cui tutti i problemi e le fobie creati dal benessere si rendono ridicoli ai nostri occhi  e svaniscono nel pianto sommesso di due genitori che cercano un senso di fronte al dolore più grande. Una grande lezione di sentimenti veri, lontani dalla superficialità o dall’esasperazione e spettacolarizzazione.
E, considerato il quadro culturale attuale, non credo sia cosa da nulla.
Satyrnet

Satyrnet

C'è un mondo intero, c'è cultura, c'è Sapere, ci sono decine di migliaia di appassionati che come noi vogliono crescere senza però abbandonare il sorriso e la capacità di sognare.

Aggiungi commento