Wislawa Szymborska
di Alice Milani
Cracovia, 1948. Wisława si alza dal letto e con gesti minuziosi si veste, si pettina, infila le scarpe. È un giorno importante, lei vuole essere carina.
“Il mio vestito è semplice, le scarpe un po’ consumate, ma io sono felice, oggi mi sposo con Adam. Festeggeremo assieme ai nostri amici, con un caffè o un piccolo brindisi. Abbiamo così pochi soldi, ma non importa.”
Lei e Adam andranno a vivere nella Casa dei Letterati, a contatto con i più importanti scrittori e pensatori polacchi. Wisława è giovane, graziosa, intelligente. Fine ascoltatrice, riesce spesso a glissare con ironia quando si discute di politica. La sua attenzione è rivolta ai piccoli aneddoti quotidiani e coltiva due profonde passioni: i limerick, brevi componimenti in versi, e i collage.
Poetessa dal talento più limpido, Premio Nobel per la letteratura nel 1996, Wisława Szymborska diventerà una delle più apprezzate voci del Novecento.
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Anna Politkovskaja
di Francesco Matteuzzi e Elisabetta Benfatto
“L’unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede.”
ANNA POLITKOVSKAJA
Anna Politkovskaja, giornalista tenace e scrittrice appassionata, nasce a New York da genitori sovietici il 30 agosto 1958.
Nei suoi articoli e nei suoi libri non ha esitato a condannare il Governo e l’Esercito russo per lo scarso rispetto dimostrato nei confronti dei diritti umani e dello stato di diritto. Conosciuta in particolare per i suoi reportage sulla Cecenia e per la sua vigorosa opposizione a Vladimir Putin, più volte minacciata di morte, viene assassinata a Mosca il 7 ottobre 2006.
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