Willow è uno straordinario film fantasy icona degli anni ’80 ideato da George Lucas e diretto da un giovanissimo Ron Howard, sulla sceneggiatura di Bob Dolman. Willow viene ricordato come il primo lungometraggio in cui sono stati applicati effetti di morphing digitale.
La regina Bavmorda sarà sconfitta ad opera di un’infante, la neonatata Elora Danan, destinata a regnare a posto della Strega sul Regno dei Daikini. Così recita un’antica profezia che la strega Bavmorda cerca di eludere inviando i suoi temibili messi, tra cui la stessa figlia Sorsha e il generale Kael in cerca dalla bambina. La sua levatrice decide di farla fuggire, custondendola in un cesto per trasportala lontano dalla corrente del fiume.
Willow Ufgood, contadino di un piccolo villaggio di Nelwin, , un popolo di pacifici nani agricoltori, aspira a diventare uno stregone. Un giorno i suoi due figli trovano una bambina daikin abbandonata sul fiume… Willow, dal cuore buono, ascoltando i consigli del saggio vecchio del suo villaggio, High Aldwin, decide di portare la bambina dal suo popolo ma incontrerà mille peripezie con l’aiuto del guerriero Madmartigan. Più lestofante che eroe, a poco a poco, conquistato dalla piccola, si batte coraggiosamente per la sua salvezza, e s’innamora di Sorsha, che entrerà quindi nel gruppo dei “buoni”. Con il supporto di due folletti e dell’anziana strega Fin Raziel (intrappolata in forma animale) Willow dovrà affrontare e sconfiggere la strega. Elora è salva, Bavmorda soccombe insieme ai suoi soldati, Madmartigan e Sorsha possono finalmente vivere felici, mentre il coraggioso Willow torna trionfalmente alla sua amata famiglia e al suo villaggio.
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