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40 anni del manga di Ken il Guerriero

Quest’anno ricorre il quarantesimo anniversario del leggendario manga Hokuto no Ken, noto in Italia come Ken il Guerriero, una delle saghe più iconiche e influenti nel panorama culturale degli anni ’80. Questo manga, pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1983 sulla celebre rivista Weekly Shōnen Jump, è stato scritto da Buronson e disegnato da Tetsuo Hara, e conta ben 245 capitoli, raccolti in 27 volumi tankobon. L’impatto di Ken il Guerriero sulla cultura pop è stato straordinario, e la sua popolarità si è diffusa ben oltre i confini del Giappone, conquistando una vasta schiera di fan anche in Italia, grazie alla serie animata trasmessa nel nostro paese alla fine degli anni ’80.

Il protagonista, Kenshiro, è un guerriero che vive in un mondo post-apocalittico devastato da guerre nucleari. Egli è l’ultimo successore della Sacra Scuola di Hokuto, un’antica arte marziale capace di distruggere i nemici dall’interno grazie a colpi mirati sui punti di pressione. Ken il Guerriero si distingue non solo per le spettacolari scene d’azione e combattimenti, ma anche per la profondità drammatica dei suoi personaggi e le loro complesse interazioni.

Uno degli aspetti più memorabili della serie è la contrapposizione tra Kenshiro e i suoi avversari, molti dei quali non sono semplici villain, ma personaggi dalle storie complesse e tormentate. Un esempio è Raoul, fratello di sangue di Kenshiro, che rappresenta uno dei personaggi più sfaccettati e amati dai fan. Raoul è un tiranno ambizioso che desidera dominare il mondo per unificare l’umanità sotto il suo pugno di ferro, ma dietro la sua forza brutale si cela un guerriero guidato da un ideale di pace che trascende la violenza. Il confronto finale tra Raoul e Kenshiro è uno dei momenti più intensi e indimenticabili della serie, lasciando i fan divisi tra l’ammirazione per la nobiltà di Raoul e la sofferenza di Kenshiro.

Un altro personaggio centrale è Toki, fratello di Kenshiro e Raoul, il quale incarna l’altruismo e il sacrificio. Affetto da una malattia terminale, Toki decide di usare le sue abilità di combattente per guarire e aiutare gli altri, diventando una figura simile a Cristo per la sua dedizione agli ideali di amore e compassione. Il contrasto tra la purezza di Toki e la brutale ambizione di Raoul offre una narrazione profonda e toccante che ha conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo.

Ma oltre ai fratelli di Hokuto, la serie presenta anche una vasta gamma di personaggi indimenticabili legati alla Scuola di Nanto, come Rei, il guerriero della stella della giustizia, e Shin, la nemesi di Kenshiro all’inizio della serie. Ognuno di questi personaggi è guidato da una propria filosofia e destino, che spesso culmina in finali tragici e commoventi, rendendo Ken il Guerriero non solo un manga d’azione, ma anche un’opera densa di temi filosofici e morali.

Per celebrare il quarantesimo anniversario, il co-creatore Tetsuo Hara ha realizzato una nuova illustrazione di Kenshiro, che incarna tutta la furia e la determinazione del protagonista prima di un combattimento. Questa illustrazione, con i suoi colori caldi e vibranti, trasmette un’emozione palpabile e ha subito catturato l’attenzione dei fan. Inoltre, una versione alternativa con colori freddi mette in risalto le sette stelle di Hokuto, simbolo della scuola marziale a cui Kenshiro appartiene.

Le celebrazioni per questo importante traguardo non si limitano solo all’aspetto artistico. In Giappone, nella città di Hokkaido, è stata allestita una serie di eventi speciali che dureranno fino alla fine di ottobre. I visitatori potranno immergersi completamente nel mondo di Ken il Guerriero grazie a ristoranti a tema e attività interattive, come il raduno di francobolli digitali tramite un’applicazione dedicata, che permette anche di utilizzare la realtà aumentata per aggiungere personaggi e cornici del manga alle foto scattate in luoghi specifici.

Inoltre, l’annuncio di un nuovo anime di Ken il Guerriero ha creato grande attesa tra i fan. Sebbene Warner Bros. non abbia ancora svelato dettagli precisi su questo progetto, si parla di un possibile reboot della serie originale, con il titolo internazionale Fist of the North Star. Questo potrebbe segnare un nuovo inizio per la saga, introducendo Kenshiro e i suoi compagni a una nuova generazione di spettatori.

In Italia, il successo di Ken il Guerriero è legato soprattutto alla serie animata, composta da 109 episodi, seguiti da una seconda stagione e numerosi adattamenti cinematografici e spin-off. Le frasi celebri come “Omae wa mou shindeiru” sono entrate nell’immaginario collettivo, rendendo la serie una delle più amate tra i fan dell’animazione giapponese.

maio

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Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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