“13 Indizi”, uno dei giochi di deduzione più amati degli ultimi anni, ritorna disponibile in una nuova ed elegante veste grafica, pronta a conquistare nuovamente i cuori degli appassionati e a coinvolgere nuovi giocatori. Creato da Andrés J. Voicu con gli artwork di Giacomo Tappainer, questo gioco prende ispirazione dall’atmosfera misteriosa che caratterizza i migliori racconti gialli, trasportando i partecipanti in un’indagine ambientata nella Londra di fine Ottocento.
Il gioco si sviluppa attorno alla figura di un gruppo di detective, i quali devono lavorare insieme per raccogliere indizi cruciali e scoprire, prima degli altri, l’assassino, il luogo e l’arma del crimine. L’obiettivo è semplice, ma non per questo meno avvincente: chi riuscirà a risolvere il caso per primo diventerà il campione di “13 Indizi”. La nuova edizione del gioco non solo mantiene l’affascinante intrigo di base, ma arricchisce l’esperienza con nuovi componenti di gioco di alta qualità, tra cui due pratiche carte riepilogative che rendono il setup e il flusso di gioco ancora più immediati e intuitivi.
Al centro del gioco troviamo un mazzo di carte, ma non solo. I giocatori avranno bisogno di diversi accessori per una corretta esperienza di gioco: schermi per nascondere le informazioni personali, leggii per le carte, un blocco note per segnare le deduzioni e persino sei matite, pronti per annotare ogni dettaglio cruciale, senza dimenticare la lente di ingrandimento, simbolo indiscusso di ogni buon detective. Ogni elemento è stato pensato con attenzione, garantendo un’esperienza fluida e piacevole.
Dal punto di vista grafico, “13 Indizi” ci trasporta alla fine del 1800, con personaggi e oggetti ispirati all’epoca. La grafica delle carte è chiara e ben progettata, con una codifica dei colori estremamente intuitiva. Ogni colore è associato a una categoria specifica (persone, armi, luoghi) e l’uso di un codice di colori e scritte aggiuntive sulla scheda personale permette di evitare qualsiasi confusione, anche per i più inesperti. Sebbene il gioco sia indipendente dalla lingua, la versione in italiano offre sicuramente un valore aggiunto grazie a questi piccoli ma preziosi aiuti.
Per quanto riguarda le regole, il gioco si presenta con una meccanica semplice ma coinvolgente. Ogni partita ruota attorno a trenta carte divise in tre mazzi: persone, armi e luoghi, ognuna con dieci varianti di colore. All’inizio del gioco, ogni partecipante riceve cinque carte, estratte casualmente dai tre mazzi. L’obiettivo di ogni giocatore è di indovinare una combinazione di persona, arma e luogo, piazzando le proprie scelte su un leggio davanti al giocatore a sinistra, in modo che lui o lei non possano vedere le carte. L’intero svolgimento del gioco è basato sulla deduzione: osservando le carte degli altri e raccogliendo indizi da chiunque, i giocatori devono cercare di indovinare le combinazioni segrete degli altri partecipanti.
Ogni turno inizia con un segnalino lente, che può essere usato per interrogare gli altri giocatori e scoprire informazioni importanti. I segnalini lente, in numero limitato, offrono la possibilità di ottenere risposte riguardanti i colori delle carte, la presenza di determinate categorie (come uomini o donne, armi da mischia o da distanza, luoghi al chiuso o all’aperto), o persino di esaminare una carta avanzata al centro del tavolo. La strategia diventa quindi fondamentale, e le deduzioni vanno fatte con attenzione e precisione, sfruttando al meglio le risposte ricevute.
“13 Indizi” è un gioco pensato per tutta la famiglia, ma ciò che lo distingue è la sua capacità di stimolare il pensiero e la deduzione. Pur essendo un gioco con regole semplici e accessibili, sa coinvolgere anche i giocatori più esperti grazie alla sua profondità e alla cura nei dettagli. Rispetto a titoli simili, come “Cluedo”, il gioco elimina gli elementi superflui e si concentra sulla parte puramente deduttiva, rendendo ogni partita interessante e diversa. La combinazione di carte nascoste, indizi, e soprattutto l’interazione tra i giocatori rende ogni partita unica, dove l’abilità nell’interrogare e nell’interpretare le risposte altrui diventa un fattore determinante.
Un piccolo appunto riguarda il sistema delle lenti: sebbene aggiunga un elemento tattico interessante, permette ai giocatori di compiere più azioni in un solo turno, il che potrebbe risultare decisivo verso la fine della partita. Questo aspetto, sebbene introdotto con l’intento di ampliare le opzioni strategiche, potrebbe avvantaggiare chi inizia per primo, dando un piccolo vantaggio nelle fasi finali.
In conclusione, “13 Indizi” si conferma come un gioco da tavolo perfetto per le serate in famiglia o con gli amici, capace di mescolare una meccanica semplice con una notevole profondità di gioco. Con una grafica impeccabile e una componente deduttiva che non annoia mai, è il gioco ideale per chi cerca un’esperienza di deduzione coinvolgente, ma senza troppi fronzoli. Se amate i giochi di indagini e deduzioni, questo titolo non può assolutamente mancare nella vostra collezione.
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